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La nazionalizzazione di Deutsche Bank!

Ricordo ancora come se fosse ieri il giugno del 2008 quando venne annunciata è confermata la recessione americana, lo sguardo compassionevole di alcuni interlocutori mentre raccontavo che secondo il nostro modellino di rischio alcune banche americane sarebbero fallite, nazionalizzate o incorporate con l’aiuto dello Stato americano.

Detto fatto ben otto centri su dieci, banche, istituti di credito ipotecario, assicurazioni, Freddie Mac, Fannie Mae, Lehman Brothers, Wachovia, Washington Mutual, Merrill Lynch, Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) e Citigroup (NYSE: C - notizie) , oltre ovviamente a AIG AMBAC e MBIA (NYSE: MBI - notizie) .

Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare. stessi sorrisini quando parlo dell’inevitabe nazionalizzazione di DeutscheBank!

Il bello è che ne parliamo da anni, mentre qualche pezzo grosso ha deciso di scommetterci sopra…

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Certe cose si mettono a raccontarle solo ora anche i giornalisti italiani che hanno dormito per cinque lunghi anni, gli stessi che Icebergfinanza ha trascorso a raccontarvi della infinita fragilità del sistema bancario tedesco e soprattutto di DeutscheBank, una santabarbara.

Ad esempio questo è un giornalista che ha addirittura scritto un libro contro le banche italiane, “Stefano Righi: il grande imbroglio delle banche italiane” che ieri sul Corriere scrive…

“La retorica, cara ad alcuni governanti di Berlino, che vede le banche italiane — spaghetti e mandolino — rappresentare il tallone ferito dell’Europa del credito, dovrebbe per una volta confrontarsi con i dati che già emergono in trasparenza dagli stress test.”

Autore: Andrea Mazzalai Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online