Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.922,16
    +40,66 (+0,12%)
     
  • Dow Jones

    37.986,40
    +211,02 (+0,56%)
     
  • Nasdaq

    15.282,01
    -319,49 (-2,05%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,24
    +0,51 (+0,62%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.169,27
    +1.601,08 (+2,73%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.371,97
    +59,34 (+4,52%)
     
  • Oro

    2.406,70
    +8,70 (+0,36%)
     
  • EUR/USD

    1,0661
    +0,0015 (+0,14%)
     
  • S&P 500

    4.967,23
    -43,89 (-0,88%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.918,09
    -18,48 (-0,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8612
    +0,0056 (+0,65%)
     
  • EUR/CHF

    0,9693
    -0,0017 (-0,18%)
     
  • EUR/CAD

    1,4645
    -0,0005 (-0,04%)
     

La negatività dell’oro: i motivi della sua recente opacità

CRB (INDICE GENERALE)

Il principale benchmark di riferimento rappresentativo delle materie prime si riporta sopra quota 190 punti; un beneficio direttamente riconducibile alle recenti rivalutazioni dei corsi sulle principali componenti che ne caratterizzano l'andamento attraverso il loro peso: prima fra tutte il petrolio con oltre il 25% del suo contributo alla performance dell'intero paniere.

Plausibile potranno essere alcune prese di profitto nelle prossime sedute anche perchè motivate - in gran parte - da esigenze imposte dal risk management dei più importanti desk operativi internazionali. Il ritorno sotto area 187,67 (price entry) potrebbe favorire un primo ritracciamento con target a quota 183,802 quale soglia decisiva per l'operatività di brevissimo periodo: un suo mancato supporto agevolerebbe un test verso quota 179 punti.

Si potrebbe assistere ad un significativo segnale d'acquisto nel caso in cui i corsi si riportassero sopra i 193,828 punti con primo obiettivo a 195,761 e successivo a quota 198,319 punti.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

ORO (FUTURE (Francoforte: 923414 - notizie) )

E' passato un mese ed il "bene rifugio" per definizione non sembra essere più tale. Si è passati da quotazioni superiori a 1.300,00 dollari fino agli attuali scambi inferiori a 1.180. Una pesante flessione che trova una possibile causa nelle crescenti aspettative tra gli operatori riconducibile all'imminente appuntamento di politica monetaria statunitense: l'eventuale innalzamento dei tassi da parte della Fed darebbe un ulteriore scossa negativa al metallo prezioso. Inoltre è opportuno sottolineare come, il flusso internazionale degli investimenti, si sia spostato su asset considerati a maggior rischio soprattutto a seguito delle recenti notizie relative ad un miglioramento economico generalizzato. Altro fattore da prendere in considerazione - penalizzante per il lingotto - arriva direttamente dall'apprezzamento della valuta statunitense.

Salvo ricoperture a chiusura (parziale) di short precedenti, l'attuale impostazione grafica vede un target a quota 1.141,50 dollari. Sul fronte rialzista un segnale di positività potrebbe arrivare attraverso un primo superamento di area 1.191,16 - 1.201,28: solo in caso di quest'ultimo scenario si potrebbero assumere posizioni long overweekly con obiettivi da definire in base alla dinamica dei prezzi scambiati.

CRUDE OIL (WTI)

L'Opec ha raggiunto il suo obiettivo: il taglio della produzione petrolifera favorendo pertanto la corsa agli acquisti sul cosiddetto "oro nero". Una manovra corale di riposizionamento che negli ultimi giorni ha riportato il barile sopra quota 50 dollari dalla precedente soglia poco superiore a 42 (42,20 dollari è il minimo registrato a novembre).

Un rialzo dei corsi che - in caso di ulteriori allunghi - favorirà il ritorno dell'inflazione sia negli Usa che soprattutto in Europa; un carovita "non benefico" perchè non correlato ad una reale crescita del benessere sociale (aumento dei salari e sviluppo economico) ma bensì ad un mero rincaro di un bene oggetto di consumo quotidiano.

Operativamente: a 51,75 dollari si potrebbe impostare un acquisto con target weekly a quota 53,743 e stop loss in area 49,75. Strategia opposta (short) a 48,29 dollari con potenziale downside (target) a 46,52: stop loss a 49,36 dollari.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online