Yahoo Finanza Negozianti multati anche se cambiano le tende. Quando la burocrazia colpisce gli onesti
Già è dura mandare avanti un negozio e far quadrare i conti alla fine del mese. La chiusura forzata domenicale, di certo non aiuterebbe a fare più incassi. Ma la burocrazia, spesso e volentieri, contribuisce a rendere la vita dei commercianti un inferno. Soprattutto di quelli onesti che nonostante rispettino tutte le regole del caso, si vedono costretti a pagare multe assurde.
La multa per le tende
A Bologna, la titolare del negozio “Casalinghi”, Chen, una giovane commerciante di origini cinesi, ha cambiato le tende del suo negozio, mettendone di uguali. Ma non per i vigili che le hanno sanzionato un verbale da 412 euro.
Il motivo
Chen gestisce il negozio nel centro di Bologna, assieme a Simona Bentivogli, l’effettiva proprietaria degli spazi di vendita che gestisce un’ottica sull’altro lato della strada. “Ci pioveva dentro, erano talmente vecchie che non avevano nemmeno più un colore, alcune non si ritiravano neanche più”, spiega la titolare. E c’era pure il parere favorevole del condominio: “Le abbiamo ordinate del “rosso Bologna” come impone il regolamento comunale. Quelle nuove sono leggermente più rigide delle precedenti, resistono di più ma l’ingombro è lo stesso”, aggiunge la commerciante. Niente, per i vigili non vanno bene e via con la multa.
La panna sul gelato
A maggio dello scorso anno, a Torino, un gelataio è stato multato per ben 516 euro per aver regalato la panna montata sui gelati di due clienti. Lo scontrino lo aveva fatto, ma non aveva battuto la panna. E anche in questo caso scatta la multa. Non si fa nulla per semplificare la vita dei commercianti, anzi. C’è chi si prende una sanzione per aver messo uno scivolo per disabili e chi per aver installato una telecamera fuori dal forno, per motivi di sicurezza.
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