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Nel triangolo Berlino-Kiev-Mosca, tra giochi di guerra e valzer diplomatici

(Photo: Russian Foreign Ministry via Getty Images)
(Photo: Russian Foreign Ministry via Getty Images)

Continua il grande ballo diplomatico tra l’Occidente e Mosca, sullo sfondo di tensioni crescenti al confine tra Russia e Ucraina. Oggi la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha incontrato a Mosca il veterano della diplomazia russa Sergey Lavrov. I due hanno condiviso il comune interesse a relazioni “stabili” e “costruttive” tra i due Paesi, pur rimarcando il perdurare di “importanti differenze di vedute”. A cominciare dal significato delle oltre 100mila truppe russe ammassate da Mosca al confine con l’Ucraina: necessarie esercitazioni militari all’interno dei propri confini, secondo Lavrov; una mossa che è difficile vedere “diversamente da una minaccia”, per la ministra tedesca.

Nel dialogo tra Mosca e Berlino, la principale posta in gioco non può che essere il Nord Stream 2, il gasdotto con cui la Russia punta a esportare il suo gas ai Paesi dell’Europa occidentale, bypassando l’Ucraina. L’infrastruttura è ormai completa, ma la sua attivazione è stata sospesa in mezzo ai rapporti sempre più tesi tra l’Occidente e Mosca. Malgrado le divisioni emerse nei giorni scorsi all’interno del governo tedesco, il messaggio odierno di Baerbock è stato chiaro: la Germania è pronta a “pagare un prezzo alto” per difendere quelli che considera “valori fondamentali”. “Se la Russia utilizzerà l’energia come un’arma, ci saranno conseguenze anche per il gasdotto Nord Stream 2”, ha messo in chiaro l’esponente dei Verdi.

La posizione di Berlino è concertata in stretta collaborazione con Washington, che nelle stesse ore annuncia un viaggio non programmato del segretario di Stato Antony Blinken in Ucraina questa settimana. “Il viaggio e le consultazioni di Blinken fanno parte degli sforzi diplomatici per allentare la tensione causata dal rafforzamento militare russo e dalla continua aggressione contro l’Ucraina”, ha affermato il Dipartimento di Stato in una nota. Blinken incontrerà il presidente Volodymyr Zelensky e il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba mercoledì “per rafforzare l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”, si legge ancora nella nota. Da Kiev, Blinken si recherà a Berlino, dove incontrerà i suoi omologhi tedeschi, britannici e francesi per discutere una possibile risposta a qualsiasi azione militare russa.

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“Tra gli Usa e la Germania ci siamo intesi su come procedere con il gasdotto”, dichiara intanto da Berlino il cancelliere tedesco Olaf Scholz, al fianco del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Le “sanzioni contro Nord Stream 2” sono un’opzione sul tavolo, nel caso di azioni ostili da parte di Mosca in Ucraina.

In conferenza stampa Lavrov fa la ramanzina contro la “politicizzazione” del tema energetico, come se il presidente Vladimir Putin non fosse il primo a manovrare i rubinetti del gas per fini politici. “Ci siamo scambiati opinioni su questioni relative al processo di certificazione in corso e all’imminente messa in operatività del gasdotto Nord Stream 2. Si tratta del più grande progetto commerciale dell’ultimo decennio volto a garantire la sicurezza energetica della Germania e di tutta l’Europa”, ha insistito il ministro russo. “Abbiamo richiamato l’attenzione dei nostri colleghi tedeschi sul fatto che i tentativi di politicizzazione di questo progetto sono controproducenti”.

Mosca è sempre più irritata per quello che considera un atteggiamento poco rispettoso dell’Occidente nei suoi confronti. La Russia attende ancora una risposta dagli Stati Uniti e dalla Nato alle proposte formulate in materia di “garanzie di sicurezza”, ha dichiarato Lavrov. “Quelle iniziative proposte dalla parte russa per il coordinamento in materia di garanzie di sicurezza, affidabili e giuridicamente vincolanti, sono state discusse in modo piuttosto approfondito”, ha affermato. “Ora ci aspettiamo risposte a queste proposte, come ci è stato promesso, per proseguire il dialogo”, ha aggiunto.

A poco più di una settimana dall’inizio della maratona negoziale tra est e ovest, il dialogo sembra appeso a un filo sempre più sottile. Secondo l’intelligence statunitense, la Russia avrebbe già schierato agenti nell’Ucraina orientale controllata dai ribelli per compiere atti di sabotaggio e creare un pretesto per una possibile invasione. Mosca - che ha respinto fermamente le accuse – rivendica il diritto di muovere truppe e mezzi a proprio piacimento all’interno dei confini nazionali. Non solo. È di oggi la notizia di esercitazioni congiunte di Russia e Bielorussia dal 10 al 20 febbraio prossimi, denominate Union Resolve 2022. Truppe russe hanno già iniziato ad arrivare in Bielorussia per un’esercitazione congiunta mirante a simulare “la neutralizzazione delle minacce ai confini”, secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.

Di pari passo ai giochi di guerra, prosegue e si intensifica il grande ballo della diplomazia, con gli Usa determinati a dare le carte. In una telefonata con Lavrov, Blinken ha sottolineato “l’importanza di continuare un percorso diplomatico per allentare le tensioni”, ribadendo “l’incrollabile impegno degli Stati Uniti” per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. I due - secondo il quotidiano russo Kommersan - avrebbero individuato la data del 21 gennaio per un possibile vertice a Ginevra. La maratona infinita continua.

Huffpost (Photo: Huffpost)
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Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.