Niente liberalizzazioni per spiagge e ambulanti
Niente gare per le concessioni balneari e non ci saranno neppure quelle per il commercio ambulante, ma la bozza del disegno di legge sulla concorrenza, che Huffpost ha potuto visionare in esclusiva, introduce novità importanti in numerosi ambiti, dai porti alla gestione dei rifiuti, ma anche nella sanità, dove arrivano nuovi criteri per la selezione dei dirigenti. Il testo, che si compone di 34 articoli, interviene anche su numerose categorie “sensibili” come i notai: potranno esercitare la professione in tutto il territorio nazionale.
La riforma della concorrenza, messa a punto da palazzo Chigi e dal ministero dello Sviluppo economico, dice innanzitutto che un pezzo della direttiva Bolkestein, quello che riguarda le spiagge e gli ambulanti, resta inattuata. Per quanto riguarda le circa 30mila concessioni demaniali marittime prevale la linea dell’attesa: a breve arriveranno le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato che si è pronunciata sulla questione e il Governo ha scelto di non scombussolare il quadro. Anche per ragioni politiche. La Lega è contraria a cambiare le regole di un settore che solo ora si sta riprendendo dalla crisi economica provocata dal Covid. Al momento, quindi, resta in vigore quanto deciso dal governo Conte nel 2019 e cioè la proroga delle concessioni attuali fino al 2034.
Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.