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Nigeria, tribunale ordina temporanea confisca asset e licenza Opl da Shell ed Eni

ABUJA (Reuters) - Un tribunale della Nigeria ha ordinato la temporanea confisca degli asset e il trasferimento delle operazioni della licenza petrolifera per il blocco Opl 245 di proprietà, fra gli altri, di Shell ed Eni, al governo federale, secondo quanto si legge nei documenti del tribunale.

L'ordine del tribunale durerà fino a quando l'agenzia anti corruzione della Nigeria non avrà concluso l'inchiesta su come gli attuali aizonisti hanno ottenuto la licenza petrolifera.

Si tratta dell'ultima di una serie di indagini, incluse anche quelle delle autorità olandesi e italiane, relative alla vendita della licenza petrolifera per il blocco Opl 245 avvenuta nel 2011.

Lo scorso 22 dicembre La procura di Milano ha disposto la notifica degli avvisi di chiusura indagine nei confronti di 13 indagati, tra cui l'AD di Eni Claudio Descalzi, la stessa società e Shell, nell'ambito dell'inchiesta per presunta corruzione internazionale da parte della major petrolifera italiana in Nigeria nel 2011. Nel periodo dei fatti contestati Scaroni era AD della società e Descalzi capo della divisione Oil.

La major italiana ha sempre ribadito la sua estranietà da qualsiasi condotta illecita.

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