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La non-invincibilità della speculazione finanziaria

Leggevo su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) , qualche giorno fa, un commento che ne ricalca tanti altri simili: “se domani la finanza decidesse di shortare l’Italia per un motivo qualsiasi, pensate che i governanti (chiunque essi siano) terrebbero fede a quanto scritto nei programmi elettorali ?”

Altrimenti detto, come ci si difende se le grandi istituzioni finanziarie mondiali decidono di vendere allo scoperto, quindi di premere al ribasso sul valore delle attività finanziarie italiane, in particolare dei titoli di Stato?

Bene (Londra: 0N6T.L - notizie) : se i titoli di Stato fossero in denominati in lire, quindi nella moneta emessa dallo Stato stesso, in una situazione di cambi flessibili, la speculazione finanziaria non sarebbe MAI in grado di forzare lo Stato italiano all’insolvenza. Nessuno può costringermi ad andare in default su un debito espresso nella moneta che emetto. E neanche ad abbandonare un cambio fisso se non mi sono impegnato a mantenerne uno e ho deciso, invece, di lasciare fluttuare la mia moneta.

Le vendite di titoli italiani produrrebbero casomai un declino del cambio contro altre valute. Ma questo renderebbe l’Italia più competitiva. Se il cambio precedente fosse stato sopravvalutato, si tratterebbe di un aggiustamento benefico. Se la caduta del cambio fosse eccessiva, sarebbero altri operatori – i concorrenti industriali stessi dell’Italia, in primo luogo – a intervenire per evitare un eccesso di ribasso del cambio italiano.

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Una scoperta recente ? non direi proprio. Correva l’anno 1983 quando, durante il corso di Economia Politica II (in Bocconi…) una delle prime cose che mi sentii dire fu “in regime di cambi fissi la speculazione è sempre vincente”. In regime di cambi fissi.

La speculazione finanziaria è un elemento importante del panorama economico, ma non è affatto invincibile. Ci sono assetti istituzionali che le spianano la strada. Ma ce ne sono altri che sono ancora più potenti nell’ostacolargliela. Primo fra tutti, emettere la propria moneta nazionale.

Autore: Marco Cattaneo Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online