Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 2 hours 50 minutes
  • Dow Jones

    38.503,69
    +263,71 (+0,69%)
     
  • Nasdaq

    15.696,64
    +245,33 (+1,59%)
     
  • Nikkei 225

    38.414,85
    +862,69 (+2,30%)
     
  • EUR/USD

    1,0711
    +0,0007 (+0,06%)
     
  • Bitcoin EUR

    62.234,42
    +58,28 (+0,09%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.435,14
    +20,38 (+1,44%)
     
  • HANG SENG

    17.095,66
    +266,73 (+1,58%)
     
  • S&P 500

    5.070,55
    +59,95 (+1,20%)
     

Novembre parte bene: continuerà così? I titoli per la settimana

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib ha negato il potenziale doppio massimo di cui lei aveva parlato nell’ultima intervista, spingendosi poco oltre i 23.000 punti. Cosa aspettarsi per le prossime sedute alla luce degli ultimi sviluppi?

Come spesso succede una resistenza, o nel nostro caso un doppio massimo, sono superati, anzi scavalcati e così novembre inizia con il gap rialzista oltre i precedenti massimi. Il Ftse Mib è andato così a segnarne di nuovi poco sopra i 23mila punti, in concomitanza con ennesimi nuovi top storici delle altre principali borse.

Seguendo il trend in atto, sopra 23.130 punti c'è spazio per i 23.340-23.550 prima e i 23.700-24mila in seguito, con margini per raggiungere i massimi del 2014 a 24.157 punti e quelli della fase laterale di lungo periodo dai minimi di 12.300 a 24.558 nel 2009.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Viceversa sulla tenuta del massimo dell’anno a 23.128 potremmo logicamente assistere al test del doppio massimo a 22.900-22.870 che da resistenza funge da supporto. In caso di cedimento di cedimento di questa soglia sarà probabile la chiusura del gap up dell’1 novembre a 22.826 punti, con eventuale discesa sulle medie giornaliere sottostanti, a 22.670-22.560 (medie a 12 e 24 periodi) e a 22.350 (media a 50 periodi), la cui rottura vedrebbe un approfondimento verso i 22mila punti, al momento improbabile.

Venerdì scorso Unicredit è caduto nella rete dei ribassisti, mentre si è difeso decisamente meglio Intesa Sanpaolo. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

Unicredit dopo l’ennesimo crollo tipico del settore bancario su nuovi minimi ha costruito una base per un buon rimbalzo, caratterizzato da una serie di massimi crescenti, sino al nuovo massimo relativo, con recente rottura della trendline dinamica e attuale fase correttiva.

Tra il 2015 e metà 2016 il titolo ha costituito una pavimento poco sopra 8.50 e 9.20 euro, da cui ha tentato una inversione percentualmente interessante, sino al recente top a 18.38 euro, con attuale discesa verso 16.35 circa.
Entrare con una piccola quota sopra 17.40 euro, da accumulare a 16.60 e 15.80 euro, stop a 15.50 euro e profitto a 19-20 euro.

Intesa Sanpaolo dopo una importante fase positiva sino all'estate 2015 ha effettuato una profonda discesa, con recente nuova inversione rialzista, arrivata al punto critico di una chiara resistenza statica costituita dal livello psicologico dei 3 euro seguita dalla presente fase correttiva.

Sulla tenuta di 1.52 euro a giugno 2016, il titolo ha formato una base poco sopra 1.55 euro, con rimbalzo a 2.20-2.28 euro e accelerazione con recente mancata tenuta dei 3 euro fino all’attuale discesa verso il supporto della media giornaliera a 100 periodi intorno ai 2.85 euro.
Entrare con una piccola quota sopra 2.91 euro, da accumulare a 2.77 e 2.66 con stop sotto 2.58 e profitto a 3.20-3.35 euro.

Nelle ultime sedute tanto Fca quanto Ferrari hanno aggiornato i rispettivi massimi storici. Consiglierebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

FCA dopo un folgorante rialzo ad inizio 2015 aveva innestato la retromarcia, con una profonda discesa culminata da una base e una successiva fase scoppiettante di ripresa, addirittura in maniera verticale, con recente correzione e attuale ripresa a razzo dei prezzi.

Dopo la falsa rottura dei 10 euro, il titolo ha dimezzato il proprio valore, con un doppio minimo in zona 5-04-4.89 euro, forte accelerazione con seconda falsa rottura, questa volta degli 11 euro e, dopo un movimento laterale tra 8.90-9.75 recente volata sopra i 15 euro, discesa sui 14 euro e presente esplosione a 15,82 euro non confermata a 15.66 euro.

La volta precedente ha avuto ragione chi non ha atteso, ma ha comprato sulla rottura dei massimi precedenti, io continuo a predicare prudenza: attendere una correzione o per gli “spavaldi” entrare con estrema prudenza con una piccola quota di assaggio sopra 15.85 euro, da accumulare a 15.10 e 14.40 euro, con stop sotto 13.90 euro e profitto a 17.40-18 euro.

Ferrari era partita in discesa all'esordio, fingendo di deludere gli investitori, per poi conquistare una pole position dopo l'altra, con un trend rialzista impressionante, addirittura in fase di accelerazione verticale, seppur in correzione nelle ultime sedute.

Dopo la caduta iniziale da 44 a 28 euro circa, il titolo ha intrapreso l'attuale movimento rialzista che si sta impennando sull’ennesimo massimo storico a 105.30 euro, peraltro non confermato in chiusura e seguito dall’attuale fase correttiva tra 99 e 101.70 circa.

Per i più temerari (io aspetterei una correzione più profonda, ma non si sa mai) o affezionati ritardatari del cavallino rampante, entrare con una piccola quota sopra 101.80 euro, da accumulare a 97 e 92.40 euro, con stop sotto 90.50 euro e profitto su territori inesplorati a 111-116 euro.

Nell’ultima sessione della scorsa settimana spunti positivi sono stati offerti da Campari e Recordati. Qual è il suo giudizio su questi due titoli?

Campari in meno di nove anni ha quasi settuplicato il suo valore, per la felicità dei suoi azionisti investitori, bevitori o astemi che siano, trovandosi ora alle prese con un massimo storico fresco “di stampa”, non confermato.
Dopo la falsa rottura rialzista dei 5 euro e la correzione con tenuta dei 4.20 euro di fine 2016, il titolo ha infatti stappato lo spumante, festeggiando un nuovo massimo a 6.95 euro, sino all'attuale fase di indecisione intorno ai 6.67-6.895 circa.
Per chi non ha pazienza di attendere una correzione più decisa, entrare con una quota sopra 7 euro, da accumulare a 6.65 e 6.35 euro, con stop a 6 e profitto a 7.70-8 euro, su massimi inesplorati.

Recordati è protagonista di un trend rialzista esemplare negli ultimi cinque anni circa, con massimi sempre rinnovati da nuovi compratori, sino all’ultimo raggiunto proprio in queste ultime sedute.
Dopo la falsa rottura rialzista dei 29 euro, il titolo ha corretto sino alla tenuta di 24.50 euro a fine 2016 con l’attuale ripresa spettacolare verso l’ennesimo massimo storico di 40.66 euro.

Attenderei una correzione, altrimenti per gli amanti della montagna entrare con una piccola quota sopra 41 euro, da accumulare a 39.10 e 37.20 con stop sotto 36.50-36 euro e profit tra 45 e 47 euro su massimi inesplorati.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: AZIMUT, BREMBO, ITALGAS e TELECOM ITALIA.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online