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Novità in vista per le pensioni

Novità in vista per le pensioni

I pensionati con retribuzioni da fame e coloro che sono stati fortemente penalizzati dalle riforme degli scorsi anni. Sono le due categorie verso cui dovrebbe orientarsi l'intervento del Governo, secondo le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni dal premier Matteo Renzi e dal ministro del Lavoro Giulio Poletti.

Aumento per le minime
Entrambe le misure dovrebbero essere inserite nella Legge Stabilità 2017, per cui vanno programmate sin da subito e inserite nel Documento di Economia e Finanza che sarà licenziato a giugno. "Le pensioni minime sono troppo basse,  valutiamo interventi", ha detto Renzi, senza fornire particolari indicazioni.
La sensazione è che si stia lavorando per inserire un bonus da 80 euro, come quello previsto per i dipendenti a basso reddito per chi percepisce non più di 600-700 euro al mese. Anche se la cifra esatta si conoscerà solo tra qualche settimana.

In pensione con penalità
L'intervento dovrebbe essere il frutto di una trattativa con i sindacati, che a sorpresa sono stati convocati dal Governo dopo un lungo periodo di freddezza.
Insieme all'innalzamento delle pensioni minime è attesto un meccanismo per consentire il pensionamento a chi compie 63 anni, ma non ha ancora maturato l'anzianità prevista dalla Fornero. Probabilmente la penalità sarà intorno al 4%, con possibilità di ritiro anticipato fino a tre anni (quindi con un assegno ridotto del 12%).  Da dove arriveranno le risorse? Questo è il quesito per il quale oggi è più difficile fare ipotesi.