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Nuovo Dpcm per il Natale, tutti i divieti e i "cambi di colore"

Natale 2020, cosa aspettarsi? Contagi da coronavirus permettendo, il governo starebbe ragionando su alcuni allentamenti alle misure in vigore, da inserire nel prossimo Dpcm. Provvedimenti più soft, nel tentativo di salvare lo shopping natalizio. Per quanto riguarda, invece, cene e veglioni, non si escludono norme più severe e coprifuoco alle 22 durante le feste e a Capodanno.

Intanto c’è una data importante da segnare in calendario: venerdì 27 novembre. Da quel giorno, infatti, le regioni potranno cominciare a cambiare fascia di rischio, a partire da Piemonte e Lombardia che dovrebbero entrare in zona arancione. Altre regioni potrebbero invece passare da zona arancione a gialla.

L’ipotesi allo studio del governo prevede l’apertura dei negozi dalle 9 alle 22, dei centri commerciali nel fine settimana, dei ristoranti la sera in tutte le aree dell’Italia, tranne quelle ancora rosse. Ma tutto questo sarà possibile soltanto se la curva epidemiologica continuerà a scendere, come sta accadendo in questi giorni. Vediamo, nel dettaglio, le misure che potrebbero scattare a partire dal 3 dicembre.

Negozi e centri commerciali

“È evidente che senza un buon risultato consolidato non cambierà nulla. Ma se la tendenza di questi giorni sarà confermata si può pensare all’orario lungo dei negozi fino alle 22, utile sia ai commercianti sia ai cittadini che avrebbero maggiori possibilità di uscire senza rischio di creare assembramenti”, ha detto la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. Dal 3 dicembre sarebbero riaperti il sabato, la domenica e gli altri giorni festivi anche i centri commerciali.

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Bar e ristoranti

Apertura serale per i bar, i ristoranti, le pasticcerie, i pub: è questo l’obiettivo, seguendo però in maniera rigida le linee guida e quindi il limite di quattro posti a tavola, l’obbligo di indossare la mascherina quando ci si alza, di mantenere il distanziamento sia mentre si consuma sia quando si sta al bancone.

Confini regionali

Nessun allentamento sembra invece previsto per entrare e uscire dalle regioni in fascia rossa e arancione, nemmeno durante le festività natalizie. “Mai potremmo ripetere quanto accaduto la scorsa estate con assembramenti e viaggi”, ripetono i ministri Speranza e Boccia.

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Feste e cene

Rimarrà ovunque il divieto di assembramento all’aperto e al chiuso, così come il divieto di organizzare feste sia nei locali pubblici sia nelle case. Per le abitazioni non potrà però essere prevista alcuna imposizione, soltanto raccomandazioni sulla necessità di ricevere soltanto i parenti e comunque in numero limitato.

Lo sport

Sembra invece probabile che si mantenga il divieto di apertura delle palestre, degli sport da contatto e degli impianti sciistici. Su questo la trattativa governo-regioni è appena cominciata.

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