Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.922,16
    +40,66 (+0,12%)
     
  • Dow Jones

    37.986,40
    +211,02 (+0,56%)
     
  • Nasdaq

    15.282,01
    -319,49 (-2,05%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,24
    +0,51 (+0,62%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.921,77
    -626,09 (-1,03%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.371,97
    +59,35 (+4,52%)
     
  • Oro

    2.406,70
    +8,70 (+0,36%)
     
  • EUR/USD

    1,0661
    +0,0015 (+0,14%)
     
  • S&P 500

    4.967,23
    -43,89 (-0,88%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.918,09
    -18,48 (-0,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8612
    +0,0056 (+0,65%)
     
  • EUR/CHF

    0,9693
    -0,0017 (-0,18%)
     
  • EUR/CAD

    1,4645
    -0,0005 (-0,04%)
     

Occhi puntati su FED e BOJ

Mercati ancora piuttosto contrastati a livello globale in attesa della conclusione delle riunioni di politica monetaria di Federal Reserve e Bank of Japan che catalizzeranno l’attenzione di analisti e operatori nella giornata di domani.

Sul fronte orientale, la BOJ di Kuroda dovrebbe intervenire con misure volte ad aumentare gli stimoli di politica monetaria: sebbene sia ormai fuori discussione l’opportunità di un intervento, sono le modalità a lasciare ancora divisi gli analisti. Le possibilità più quotate sono quelle di un aumento della liquidità con una variazione della composizione dell’attuale programma di quantitative easing, anche se sono sul tavolo azioni ben più incisive che potrebbero comprendere anche azioni di finanziamento diretto alla spesa governativa o acquisto di asset esteri.

Sul fronte Federal Reserve, il consiglio direttivo dovrebbe esprimersi sul mantenimento dell’attuale assetto monetario invariato. Del FOMC tuttavia si sa essere spaccato tra falchi e colombe ovvero su posizioni che reputano l’economia americana sufficientemente solida per affrontare un rialzo dei tassi anche in virtù del rischio di un overheating (surriscaldamento ndr) del ciclo economico e quelli che determinano sia necessario attendere ulteriormente la conferma dei fondamentali macroeconomici anche in virtù dei rischi avversi posti dall’elezione presidenziale che si terrà a Novembre e che potrebbe variare sensibilmente l’attuale outlook e soprattutto le proiezioni di medio termine.

Sul fronte FED, appurato che la probabilità di un rialzo nella riunione di domani è molto bassa, sarà quindi importante valutare il tono dello statement che verrà rilasciato a margine della conclusione della riunione del FOMC e la comunicazione in conferenza stampa che potrebbe chiarire le prossime mosse dell’istituto di Washington.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Market Movers

03:30 Australia Pubblicazione verbali riunione politica monetaria RBA

08:00 Germania Indice prezzi produzione a/a cons. -1.6% prec. -2.0%

14:30 Stati Uniti Nuovi permessi edilizi cons. 1170k prec. 1144k

14:30 Stati Uniti Nuovi cantieri edilizi cons. 1190k prec. 1211k

18:30 Canada Discorso Poloz (BOC)

EURUSD

Rimane ancora molto tecnico il cambio EURUSD che torna a quota 1.12 sull’apertura negativa delle piazze europee provando senza successo a violare al rialzo la resistenza a 1.12 riposizionandosi in area 1.1190. L’attesa per i dati sul mercato immobiliare statunitense potrebbero fornire ulteriori spunti di discesa verso quota 1.1150 soprattutto qualora fossero confermati i fondamentali ancora tonici e in prospettiva di una riunione di politica monetaria della FED di domani in cui, insieme al nulla di fatto, il governatore Yellen potrebbe aprire concretamente la strada ad un rialzo a Dicembre.

GBPUSD

Prosegue la fase di debolezza della sterlina inglese dopo che il tentativo di rimbalzo di inizio settimana verso area 1.31 è fallito ripiombando il cable in area 1.30 in apertura dei mercati europei. Il cambio GBPUSD sconta il concretizzarsi della prospettiva dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e il percorso in salita che Londra dovrà affrontare per raggiungere un accordo che le controparti europee potrebbero rendere ancora più difficile. Inoltre, la prospettiva di un periodo prolungato di forte incertezza e instabilità potrebbe portare il governatore della BOE Mark Carney ad intervenire ulteriormente sulla politica monetaria con conseguente perdita di valore per la moneta di Sua Maestà.

USDJPY

Prosegue la fase di accumulazione sullo yen che continua a scambiare sui massimi di periodi sul livello di supporto a 101.70 anche in apertura dei mercati europei, dopo che la sessione asiatica ha restituito un Nikkei poco tonico che chiude a -0.17% L’andamento ancora debole delle piazze del Vecchio Continente continua a mantenere tonico lo yen che si conferma indicatore di avversione al rischio in questa fase che vede l’approssimarsi dei due appuntamenti centrali della settimana domani con le riunioni di politica monetaria di BOJ e FED. Soprattutto sul fronte BOJ l’attesa è per una qualche forma di ampliamento degli stimoli che dovrebbe portare ad un indebolimento della divisa nipponica.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online