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Oltre 4.000 pezzi non conformi prodotti per Boeing in Italia - documento

Il logo Boeing a Sao Paulo, in Brasile

di Francesca Landini e Tim Hepher

MILANO (Reuters) - L'azienda brindisina Manufacturing Process Specification (Mps) e la società collegata Processi Speciali (Ps) avrebbero prodotto oltre 4000 componenti per Boeing utilizzando titanio e alluminio non conformi nel periodo tra il 2016 e gennaio 2021

Sono questi gli elementi che emergono dal decreto di sequestro della procura che Reuters ha potuto leggere.

Nell'ambito di una inchiesta partita a marzo, il 18 dicembre la guardia di finanza ha sequestrato presso l'impianto di Grottaglie di Leonardo pezzi prodotti da Mps e Ps, che sono stati suoi fornitori diretti.

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L'indagine punta a stabilire se le componenti fornite da Mps e Ps possano costituire una minaccia alla sicurezza aerea, un rischio sempre negato da Boeing.

Secondo il documento, visto da Reuters, alcune delle parti sospette in titanio sono state montate in 35 fusoliere del Boeing 787.

Il documento aggiunge che l'azienda di Brindisi avrebbe prodotto componenti anche per i Boeing 767, un modello cargo che è diventato la base per il tanker dell'aviazione Usa.

"Benché la nostra valutazione sia ancora in corso, questa situazione non presenta una preoccupazione immediata per quel che riguarda la sicurezza dei voli", ha dichiarato Boeing, che non ha commentato i dettagli del documento.

Leonardo, che a ottobre si era definita vittima delle mancanze di Mps e Ps, non ha commentato.

L'aeronautica Usa non ha risposto a una richiesta di commento volta ad appurare se alcune delle componenti sospette fossero state integrate nei tank KC-46, basate sul 767.

Stralci del decreto di sequestro erano stati pubblicati nei giorni scorsi dal Corriere del Mezzogiorno.

A ottobre, Boeing aveva detto che alcune parti dei 787 Dreamliner fornite da Mps erano state prodotte in maniera impropria negli ultimi tre anni.

PORTELLONE DELLA STIVA BAGAGLI

Mps è stato fino a quest'anno un subfornitore per due sezioni delle fusoliere dei 787 prodotte da Leonardo.

In un comunicato diffusa sabato la procura avanza l'ipotesi che Mps e PS abbiano prodotto le componenti utilizzando "titanio ed alluminio difformi per qualità e provenienza da quelli prescritti dal committente e, comunque, in violazione delle relative specifiche tecniche".

Nel decreto di sequestro si parla di 4.139 parti in alluminio e 50 pezzi in titanio segnalate come non conformi.

In particolare, la società avrebbe usato al posto della lega di titanio, il "titanio di grado 2", che avrebbe "proprietà meccaniche e di resistenza strutturale largamente inferiori a quelle della lega"

Le parti non conformi includono una clip dell'intelaiatura del portellone della stiva bagagli del 787, secondo il documento. Non viene specificato se siano state prodotte parti sospette per il più vecchio 767.

Secondo la Procura, la scelta di Mps di utilizzare metalli diversi da quelli pattuiti sarebbe dovuta alla volontà di abbattere i costi e accelerare i tempi di produzione e trattamento, riducendo i margini addizionali che sono integrati nel design di un aereo per garantirne la sicurezza.

Le indagini sono a carico di otto persone, inclusi l'ex Ceo di Mps e l'ex Ceo di Processi Speciali, per i reati di associazione per delinquere, frode in commercio ed attentato alla sicurezza dei trasporti aerei, e dei due fornitori.

Il difensore dei due ex amministratori si è riservato di replicare nelle sedi istituzionali a esito della lettura degli atti di indagine.

Leonardo, che ha sporto querela il 7 dicembre, è considerato dalla procura soggetto offeso per gli illeciti penali ed amministrativi.

Gli asset e la fabbrica di Mps saranno messi in vendita all'inizio del prossimo anno per chiudere la procedura di fallimento di Processi Speciali, in uno sviluppo che potrebbe dare una prospettiva positiva ai lavoratori dell'azienda brindisina.

Il curatore fallimentare di Ps e l'amministratore di Mps non hanno risposto a una richiesta di commento.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Francesca Landini)