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Omicron fa paura: nel Regno Unito impennata di casi. Ma in Austria il lockdown dimezza i contagi

People around the world wearing face masks to protect themselves and others during Coronavirus pandemic (Photo: Drazen_ via Getty Images)
People around the world wearing face masks to protect themselves and others during Coronavirus pandemic (Photo: Drazen_ via Getty Images)

Omicron fa paura. Sono 38 i Paesi in cui è stata trovata la variante Omicron del Coronavirus: lo rende noto l’Oms precisando che potrebbero essere necessarie alcune settimane per capire quanto la variante sia contagiosa, se causa forme più gravi della malattia e quanto i vaccini e le cure siano efficaci. Intanto, però, in Europa, la situazione comincia a creare più di qualche grattacapo.

In Italia i casi rilevati risultano ancora 9; il Portogallo, che conserva forti legami con Angola e Mozambico, ex colonie, è quello che ne registra di più, 34. Il Lussemburgo riporta il suo primo caso, mentre altri casi “probabili” di Omicron sono sotto esame in diversi Paesi.

I casi della variante del coronavirus sono più che raddoppiati, salendo a quota 150, nel Regno Unito dopo la scoperta ieri di altri 75 contagi in Inghilterra, 16 in Scozia e il primo nel Galles: lo ha reso noto il governo, secondo quanto riporta il quotidiano Independent. Finora nessun caso si registra invece in Irlanda del Nord. Per quanto riguarda la sola Inghilterra, i nuovi 75 casi si aggiungono ai precedenti 29, per un totale (aggiornato a ieri) di 104.

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La direttrice dell’Agenzia nazionale per la sicurezza della salute (UKHSA), Jenny Harries, ha precisato che alcuni dei nuovi contagi sono stati individuati in persone che non hanno viaggiato all’estero, e ciò indica - ha commentato - che nel Paese adesso c’è “una piccola parte di trasmissione (del virus) nella comunità”. Non solo. Oltre il 50% dei casi della variante Omicron del coronavirus in Inghilterra sono stati rilevati in persone completamente vaccinate. Secondo l’Agenzia, sul totale di 22 contagi legati alla variate sudafricana accertati fino al 30 novembre, ben 12 - pari al 55% - riguardavano pazienti che hanno ricevuto almeno due dosi del vaccino anti Covid. Tra gli altri 10, sei non erano vaccinati, due erano parzialmente vaccinati mentre dei restanti due non si conosce lo status vaccinale.

Le autorità sanitarie sottolineano che in Inghilterra la quota dei vaccinati è di gran lunga superiore a quella dei non vaccinati, quindi - sostengono - l’elevata percentuale degli infetti registrata tra i vaccinati non indica necessariamente che la variante Omicron sia resistente al siero.

I Governi tentano di correre ai ripari. E se Johnson resiste alle richieste degli scienziati che invocano nuove restrizioni per scongiurare il rischio di una nuova catastrofe, l’Irlanda ha deciso: si torna a chiudere. Da martedì e almeno fino al 3 gennaio prossimo chiudono tutte le discoteche del Paese, servizio obbligatorio al tavolo per ristoranti, bar e pub, ritorna la capacità massima al 50% per stadi, cinema e sale da concerti, passaporti vaccinali per le palestre e limite massimo di tre nuclei familiari in case private e luoghi al chiuso.

Regole rigide che in Austria sembrano aver funzionato. In lockdown da quasi due settimane, i nuovi casi giornalieri di Covid-19 sono dimezzati. Dagli oltre 15.000 contagi nella settimana antecedente il 22 novembre, giorno dell’introduzione del lockdown che sta interessano anche le persone vaccinate, i dati dei Ministeri della Salute e dell’Interno relativi a ieri riferiscono di 7.304 nuovi casi.

Secondo l’Agenzia per la salute e la sicurezza alimentare (Ages), l’incidenza settimanale, ovvero il numero di nuove infezioni da coronavirus negli ultimi sette giorni per 100.000 abitanti, è di 713,9. Le persone attualmente positive sono 117.049 (6.189 in meno rispetto a ieri). Nella giornata di ieri sono morte 60 persone a causa del nuovo coronavirus per un dato totale di 12.753 decessi dall’inizio della pandemia.

Restano stabili i pazienti covid ricoverati negli ospedali, 3.163 nei normali reparti e 648 in terapia intensiva. Il lockdown durerà fino al 12 dicembre (il 17 in Alta Austria) e successivamente entrerà in vigore la regola delle ‘2G’ che consentirà gli accessi in luoghi con più di 25 persone solo a persone vaccinate (‘geimpft’) o guarite (‘genesen’). I tamponi molecolari, antigenici ed il test degli anticorpi non saranno più ammessi. Dal 6 dicembre la validità dei green pass sarà ridotta a 270 giorni dall’immunizzazione completa e la vaccinazione con il monodose Johnson&Johnson sarà riconosciuta solo fino al 3 gennaio 2022 (sarà necessario il richiamo).

Continua a peggiorare la situazione epidemiologica in Francia: nelle ultime 24 ore il Paese ha registrato 49.858 nuovi casi di Covid, un numero superiore rispetto a quello rilevato giovedì (48.416). Il tasso di incidenza è pari a 366,8 e i pazienti nei reparti di terapia intensiva hanno superato quota 2.000. Sono 12 i casi positivi con la variante Omicron trovati finora, rendono noto le autorità sanitarie.

Sono 6 i casi di Covid provocati dalla variante Omicron del coronavirus già confermati in Spagna mediante sequenziamento: lo riporta un documento del Ministero della Sanità pubblicato oggi. Quattro dei pazienti risultati contagiati sono arrivati dal Sudafrica, mentre due non sono stati in Africa né hanno avuto contatti con persone recatesi lì, aggiunge il ministero. Su “diversi” altri casi, attualmente considerati “sospetti”, sono in corso accertamenti. Secondo questo documento, “stanno crescendo gli indizi” che mostrano che questa variante ha capacità di “sfuggire all’immunità generata da varianti precedenti e ai vaccini”.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.