OMS: 14,9 mln di morti in eccesso associate alla pandemia di COVID-19
Roma, 5 mag. (askanews) - Nuove stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) parlano di 14,9 milioni di morti in eccesso negli anni 2020 e 2021 collegabili alla pandemia da Covid-19. Per eccesso di mortalità si intende la differenza tra il numero di decessi che si sono verificati e il numero che ci si aspetterebbe in assenza della pandemia sulla base dei dati degli anni precedenti. L'eccesso di mortalità include i decessi associati a COVID-19 direttamente (dovuti alla malattia) o indirettamente (dovuti all'impatto della pandemia sui sistemi sanitari e sulla società). I decessi legati indirettamente al COVID-19 sono attribuibili ad altre condizioni di salute per le quali le persone non hanno potuto accedere alla prevenzione e alle cure perché i sistemi sanitari sono stati sovraccaricati dalla pandemia. Il numero stimato di morti in eccesso può essere influenzato anche da decessi evitati durante la pandemia a causa dei minori rischi di determinati eventi, come incidenti automobilistici o infortuni sul lavoro.
Secondo i dati, la maggior parte delle morti in eccesso (84%) si concentra nel sud-est asiatico, in Europa e nelle Americhe. Circa il 68% si concentra in soli 10 Paesi a livello globale. I Paesi a reddito medio rappresentano l'81% dei 14,9 milioni di decessi in eccesso (53% nei paesi a reddito medio-basso e 28% nei paesi a reddito medio-alto) nel periodo di 24 mesi, con reddito alto e basso, rispettivamente il 15% e il 4%. Il bilancio delle vittime globale è stato più alto per gli uomini che per le donne (57% maschi, 43% femmine) e più alto tra gli anziani.