Opec+, sale gap forniture a marzo, sanzioni colpiscono produzione Russia
LONDRA (Reuters) - A marzo l'Opec+ ha prodotto 1,45 milioni di barili al giorno in meno rispetto al target, con l'offerta russa che ha iniziato a diminuire in seguito alle sanzioni imposte dall'Occidente.
E' quanto contenuto in un report dell'organizzazione visto da Reuters.
Il documento mostra che la Russia ha prodotto circa 300.000 di barili di petrolio al giorno in meno rispetto al target di marzo, a 10,018 milioni di barili al giorno, secondo fonti secondarie.
A marzo l'organizzazione si è attenuta ai tagli alle forniture pari al 157%, cifre in aumento rispetto al 132% di febbraio, come mostrano i dati, il massimo da quando sono stati imposti tagli record all'offerta di circa 10 milioni di barili al giorno, nel maggio 2020, per contrastare l'impatto della pandemia sulla domanda.
L'Opec+, che raggruppa l'Opec e gli alleati, tra cui la Russia, ha concordato lo scorso mese un altro modesto aumento della produzione di petrolio, pari a 432.000 barili al giorno per maggio, resistendo alle pressioni dei principali consumatori, che chiedono un ampliamento dell'offerta.
Mentre il gruppo ritira gradualmente i tagli, diversi produttori, in particolare i Paesi dell'Africa occidentale in difficoltà a causa della riduzione degli investimenti e dell'esodo di aziende energetiche internazionali, faticano a stare al passo.
Nel corso della riunione dello scorso mese l'Opec+ ha inoltre declassato l'International Energy Agency (Iea), con sede a Parigi, a fonte secondaria, sostituendola con le aziende di consulenza Wood Mackenzie e Rystad Energy.
Gli ultimi dati legati alla produzione riflettono tali modifiche.
(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Francesca Piscioneri)