Ora per fare sesso serve un contratto sul telefonino via app
Non bastavano le dating app. Ormai Tinder, Grinder, Happn e compagnia bella sono, per molti, l’unico modo per organizzare un incontro galante. Adesso la tecnologia è andata oltre. Prima di un rapporto sessuale, c’è un’app che consente di “firmare” tramite smartphone un contratto per poi buttarsi sotto le coperte.
Il consenso per fare sesso
Si chiama uConsent ed è un’applicazione che dovrebbe evitare di avere rapporti sessuali non consenzienti. Il rischio, pare ovvio, è che possa evitare di avere proprio qualsiasi rapporto. Nata negli States, è stata creata dalla società di software Gunner Technology. Il funzionamento è semplice: prima di scambiarsi effusioni di intima natura, i due partner stabiliscono cosa fare, avvicinano i telefoni e l’accordo viene archiviato.
Il funzionamento
L’idea è quella di limitare le violenze sessuali o gli abusi. Mettendosi d’accordo prima, devono aver pensato gli sviluppatori, non c’è pericolo. Ma non è che sia proprio così. Ammesso e non concesso che i due partner abbiano voglia di sottoscrivere un patto, chi garantisce che poi durante il rapporto ci si comporti esattamente così? A perderci, in ogni caso, è la fiducia.
Per gli sposati
C’è anche una soluzione a portata di smartphone per chi è spostato ma cerca la fatidica scappatella. Gleeden, questo il nome, vuole proprio mettere in contatto tutti gli infedeli sparsi per il mondo, garantendo la giusta privacy, sia mai che il coniuge possa scoprire il tradimento.
La pianificazione
Insomma, fare l’amore in maniera naturale e tradizionale sembra sempre più un lontano ricordo nei tempi social. Per chi volesse pianificare nel dettaglio la propria attività sessuale, alla stregua di un piano di allenamento in palestra, per intenderci, può scaricare Sex Life Planner, sui dispositivi Android, oppure Sex Organizer per iPhone. Ma farlo “alla vecchia maniera”, no?
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