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Oro, analisi fondamentale settimanale, previsioni –Se le proiezioni economiche del FOMC saranno espansive è probabile un rally del metallo prezioso

L’oro potrebbe chiudere la sessione in rialzo, ma in realtà è a metà dell’ampio intervallo di oscillazione degli ultimi due giorni. Mantenendosi all’interno di questo intervallo segnalerà l’indecisione degli investitori

La scorsa settimana, i future sull’oro hanno registrato uno scambio bilaterale per poi chiudere la stessa in territorio positivo. Il mercato è stato sostenuto principalmente da un dollaro statunitense più debole e dal calo dei rendimenti dei titoli di Stato USA, ma i guadagni sono stati limitati dall’aumento della propensione al rischio. Gli investitori hanno continuato a trattare il livello psicologico dei 1.300$ come un perno ma, se il dollaro continuerà a indebolirsi, è probabile che questo prezzo diventi un nuovo supporto.

La scorsa settimana, il Comex gold di aprile si è attestato a 1.302,90$, guadagnando 3,60$ con un +0.28%.

Ad alimentare il rialzo dell’oro della scorsa settimana è stato il calo del dollaro USA, il biglietto verde ha registrato un’inversione dopo aver raggiunto, nella settimana ancora precedente, il massimo degli ultimi mesi. I trader sostengono che il dollaro sia stato appesantito dalla debolezza dei dati industriali e di produzione, oltre che da un’inflazione relativamente moderata per consumatori e produttori.

La scorsa settimana, è stato riferito che la spesa per le costruzioni negli Stati Uniti è aumentata dell’1,3%, tuttavia questo rialzo è stato più che compensato da delle letture inferiori alle attese dell’Empire State Manufacturing Index, della Capacity Utilization e dell’Industrial Production.

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I tre grandi report: vendite al dettaglio, indice dei prezzi al consumo e indice dei prezzi alla produzione hanno dato risultati contrastanti, ma la cosa che ha importato maggiormente agli investitori è stata che i dati non sono stati abbastanza solidi da far cambiare la politica alla Fed, il che si traduceva che la banca centrale sarebbe rimasta “paziente” in vista di un rialzo dei tassi. Questo approccio tende a mantenere la pressione sui tassi di interesse, rendendo il dollaro un investimento meno attraente mentre fa aumentare la domanda di oro, asset denominato in dollari.

Inaspettatamente, le vendite al dettaglio statunitensi sono aumentate nel mese di gennaio, sollevate da un aumento degli acquisti dei materiali da costruzione e delle spese discrezionali, ma le entrate di dicembre sono state molto più deboli di quanto previsto inizialmente. Il rapporto relativamente forte delle vendite al dettaglio probabilmente non cambierà le aspettative di un brusco rallentamento della crescita economica del primo trimestre.

A febbraio, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono saliti per la prima volta dopo quattro mesi, ma il ritmo dell’aumento è stato modesto, determinando il più basso guadagno annuale degli ultimi due anni e mezzo. Il rallentamento della crescita interna e quella globale mantiene sotto controllo l’inflazione, anche se la solidità del mercato del lavoro fa salire i salari.

A febbraio, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono saliti a malapena, determinando il più piccolo aumento annuale da più di un anno e mezzo, un’ulteriore indicazione di un’inflazione debole.

Previsioni settimanali

Durante la settimana, l’attenzione principale dei trader dell’oro sarà focalizzata sulle decisioni sui tassi di interesse e sulla politica monetaria della Federal Reserve, inoltre, i responsabili della Fed offriranno anche delle nuove proiezioni economiche e il presidente Powell terrà una conferenza stampa.

Data la debolezza dei recenti dati economici, ci si aspetta che la Fed lasci invariato il tasso di interesse di riferimento e che i responsabili delle politiche monetarie mantengano un approccio “paziente”. Poiché questo scenario è ampiamente previsto, se tutto ciò accadesse, non dovrebbe avere una grande influenza sui prezzi dell’oro.

Tuttavia, è probabile che le proiezioni economiche del Federal Open Market Committee influenzino il mercato dell’oro. Un tono espansivo da parte dei politici potrebbe essere favorevole all’oro, quindi se lasceranno intendere che la banca centrale si asterrà da un rialzo dei tassi nel 2019, i prezzi dell’oro potrebbero salire.

Tuttavia, per sostenere un rally dell’oro, il dollaro dovrà rimanere sotto pressione. Il rinnovato ottimismo sulle trattative commerciali tra Cina e Stati Uniti potrebbe essere un fattore ribassista per il biglietto verde. Ad ogni modo, degli eventi imprevisti che possano portare all’acquisto del dollaro come bene rifugio manterrebbero il freno tirato sui prezzi dell’oro.

This article was originally posted on FX Empire

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