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Oro, analisi fondamentale settimanale, previsioni – L’euro eserciterà maggiore influenza sui prezzi rispetto alla Fed

trader di oro a breve termine hanno cercato un scusa per realizzare i profitti e i commenti della Fed di martedì potrebbero aver offerto questa opportunità.

La scorsa settimana l’oro è salito alla sua quotazione più alta dal 10 maggio 2018 ma il venerdì è crollato causando un’inversione del segno di chiusura settimanale. La debolezza dei titoli di Stato USA e l’andamento altalenante dei mercati azionari hanno fornito supporto al metallo prezioso durante tutta la settimana; alla fine, i trader rialzisti sono stati penalizzati da un’impennata del dollaro statunitense, che ha frenato la domanda di future sull’oro, un asset denominato in dollari.

La scorsa settimana, il Comex gold di agosto si è attestato a 1.344,50$, perdendo 1,60$ con un -0.12%.

I future sull’oro sono aumentati tutta la settimana, i trader si sono focalizzati maggiormente sui dati economici, gli eventi geopolitici e sulle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, ma sembravano dimenticarsi del dollaro USA che allo stesso tempo stava crescendo. La scorsa settimana, il dollaro alla fine ha vinto la battaglia con un guadagno dell’1,14%.

Negli Stati Uniti, il dato sul PPI core è rimasto stabile, ma il CPI core è stato inferiore alle stime, con uno 0,1% invece che lo 0,2%. Le richieste settimanali di disoccupazione sono salite a 222 mila, al di sopra delle previsioni di 215 mila. Le vendite al dettaglio core sono cresciute dello 0,5% rispettando la stima, mentre il mese precedente è stato rivisto al rialzo con uno 0,5%. Le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,5%, al disotto della previsione dello 0,7%, tuttavia, il mese precedente è stato rivisto al rialzo dello 0,3%. Anche la produzione industriale è risultata superiore alle attese con una crescita dello 0,4%.

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Venerdì, i prezzi dell’oro sono inizialmente saliti a causa della debolezza dei dati economici della Cina, tuttavia, le notizie sui tassi d’interesse dell’euro hanno guidato verso il basso la moneta del vecchio continente, spingendo l’indice del dollaro USA verso la massima quotazione delle ultime due settimane. Tutto ciò, in concomitanza con dei dati positivi sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti che hanno attenuato i timori di una brusca flessione nell’economia statunitense, ha portato a bruciare i guadagni settimanali del rally del metallo prezioso.

Per quanto riguarda gli eventi geopolitici, i trader dell’oro non hanno mostrato alcuna reazione agli attacchi alle due petroliere in Medio Oriente. L’Iran è stato accusato di essere il mandante degli attacchi, ma non vi è stata alcuna risposta militare da parte degli Stati Uniti, la vicenda è andata successivamente scemando e non ha attratto acquirenti speculativi a sostegno di un rally.

Previsioni settimanali

Questa settimana, l’attività della banca centrale dominerà l’andamento del dollaro e dell’oro, mercoledì la FED rilascerà le proprie decisioni sui tassi di interesse, sulla politica monetaria e le proiezioni economiche.

La Federal Reserve USA dovrebbe lasciare invariato, al 2,50%, il tasso di interesse di riferimento, ma potrebbe rilasciare delle dichiarazioni in direzione di una politica monetaria espansiva, il che ci suggerisce un taglio dei tassi a luglio. Gli investitori sono alla ricerca d’indizi per un allentamento della politica monetaria entro la fine dell’anno, secondo il Fed Watch del gruppo CME: gli operatori stimano con una probabilità superiore all’80% un taglio dei tassi a luglio e con una probabilità del 70% un ulteriore taglio a settembre.

Non mi aspetto dai trader dell’oro grosse reazione alle notizie che giungeranno dalla Fed, le prossime due mosse della Fed sono state previste da almeno una settimana, a mio parere, l’euro avrà un’influenza maggiore sull’azione dei prezzi. Un Euro più debole farà aumentare l’indice del dollaro e questo dovrebbe mantenere la pressione sui prezzi dell’oro.

This article was originally posted on FX Empire

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