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Oxfam, "62 super ricchi hanno la metà del reddito mondiale, chiudere i paradisi fiscali"

Sono solo 62 persone, nell’intero pianeta, a detenere la stessa ricchezza della metà della popolazione mondiale. Emerge dai dati Oxfam, che mettono in evidenza l’enorme disuguaglianza del reddito globale.

"Dal 2010”, scrive Oxfam, “3,6 miliardi di persone, ovvero la metà della popolazione mondiale, ha visto la propria quota di ricchezza ridursi di circa 1.000 miliardi di dollari”. Una contrazione del 41%, che stona con l’incremento demografico di 400 milioni di nuovi nati nello stesso periodo. “I 62 super-ricchi”, continua la Confederazione, hanno invece registrato un incremento di oltre 500 miliardi di dollari, arrivando così ad un totale di 1.760 miliardi di dollari, in un contesto che continua a lasciare le donne in condizione di grave svantaggio”. Anche tra i 62 super-ricchi, infatti, solo 9 sono donne.

Un divario ancor più preoccupante se notiamo, come fa Oxfam, che esso "è drammaticamente cresciuto negli ultimi 12 mesi”, facendo avverare con un anno di anticipo le previsioni secondo le quali l’1% della popolazione mondiale avrebbe posseduto più del restante 99% entro il 2016.

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Riguardo i singoli stati, anche la situazione italiana si immette sulla scia complessiva. Nel nostro paese, infatti, l’1% più ricco è in possesso del 23,4% della ricchezza nazionale netta, una quota che, secondo Oxfam, “in valori assoluti è pari a 39 volte la ricchezza del 20% più povero dei nostri connazionali".

Ma quale mezzo si può adottare per combattere questo squilibrio? Secondo Oxfam, la sola strada è quella di porre fine ai paradisi fiscali, “quei luoghi nei quali multinazionali ed élites economiche si rifugiano evitando di contribuire, con la giusta quota di tasse, al finanziamento di servizi pubblici gratuiti e di qualità a tutti i cittadini. Oggi 188 delle 201 più grandi multinazionali sono presenti in almeno un paradiso fiscale, alimentando una disuguaglianza economica estrema che ostacola la lotta alla povertà”.

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