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Patto Aukus, piena solidarietà dell'Unione europea alla Francia

A margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il capo della diplomazia francese, Jean-Yves Le Drian, condanna ancora una volta la risoluzione del contratto per i sottomarini con l'Australia, legato alla nascita del patto tra Washington, Londra e Canberra.

Sul suolo americano, il ministro dell'Europa e degli Esteri transalpino denuncia una decisione "brutale", una "mancanza di consultazione" e una "violazione di fiducia tra alleati".

I ministri dei 27 Stati membri dell'Unione "hanno espresso chiaramente la loro solidarietà alla Francia", fa sapere l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell.

"Durante le discussioni - dice quest'ultimo - i ministri hanno espresso una chiara solidarietà alla Francia e approfittato di questo momento per chiedere una maggiore cooperazione con l'Unione europea nell'Indo-Pacifico".

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Anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, definisce "inaccettabile" il modo in cui Parigi è stata trattata, al pari dell presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il quale denuncia una "mancanza di lealtà" da parte degli Stati Uniti.

Questi ultimi rispondono all'ondata di solidarietà europea alla Francia con un sorprendente gesto di conciliazione: Joe Biden promette, infatti, di riaprire i confini americani, chiusi agli europei da più di un anno a causa della pandemia.

Di fronte alle richieste di chiarimento di Parigi e Bruxelles, Biden è "desideroso" di parlare "della via da seguire" con il suo omologo francese Emmanuel Macron, che tuttavia ha rinunciato ad andare a New York e per ora rifiuta anche un colloquio telefonico.

Un'intesa che la Francia considera una pugnalata alla schiena: il premier britannico Boris Johnson ha provato a usare toni distensivi.

"Il Regno Unito e la Francia hanno una relazione importante, indistruttibile, fondata su valori comuni: parleremo con tutti i nostri partner su come far funzionare il patto tra Regno Unito, Stati Uniti e Australia, in modo che non sia divisivo", ha detto Johnson.

L'ira funesta di Oltr'Alpe, che ha richiamato per la prima volta gli ambasciatori a Washigton e Canberra. rischia di avere ripercussioni anche sull'ultimo round di negoziati per l'accordo di libero scambio tra Unione europea e Australia.

Ma non c'è solo il risvolto economico dei sottomarini, c'è anche quello politico di una nuova alleanza di sicurezza in Asia, che riflette un mutamento di interessi strategici americani, dall'Europa all'Indo-Pacifico per contrastare Pechino.

Toccherà a Biden cercare di riconquistare la fiducia degli alleati nell'arena internazionale dell'ONU, mentre è incalzato da una serie di crescenti problemi interni.

Innumerevoli, ad onor del vero: la crisi migratoria al confine col Messico, un'agenda socio-economica in stallo al Congresso (dove peraltro non potrà inserire la regolarizzazione dei Dreamer), il rischio di default dopo che i repubblicani hanno annunciato che non voteranno l'aumento del tetto del debito, l'impennata della pandemia e (non ultimo) la frenata sulla terza dose di vaccino.