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Pechino bolla indagine Ue come protezionistica, giù titoli auto elettriche cinesi

Il modello SEAL del produttore cinese di veicoli elettrici BYD è esposto al Tokyo Auto Salon 2023

(Reuters) - Pechino ha definito protezionistico l'avvio di un'indagine da parte della Commissione europea sui sussidi cinesi per veicoli elettrici e ha avvertito che avrà un impatto negativo sulle relazioni economiche e commerciali, mentre i produttori cinesi di veicoli elettrici perdono terreno in borsa.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato l'indagine ieri, accusando la Cina di inondare i mercati globali con auto elettriche a prezzi artificialmente bassi a causa di ingenti sussidi statali.

L'indagine, che potrebbe sfociare in dazi punitivi, ha spinto gli analisti a mettere in guardia su azioni di ritorsione da parte di Pechino e i dirigenti dell'industria cinese a rispondere che il vantaggio competitivo del settore non è dovuto ai sussidi.

L'indagine "è un atto di nudo protezionismo che disturba e distorce gravemente l'industria automobilistica globale e la catena di approvvigionamento, compresa l'Ue, e avrà un impatto negativo sulle relazioni economiche e commerciali Cina-Ue", si legge in un comunicato del ministero del Commercio cinese.

"La Cina presterà molta attenzione alle tendenze protezionistiche dell'Ue e alle azioni successive, salvaguardando con fermezza i diritti e gli interessi legittimi delle aziende cinesi".

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)