Quando andrai in pensione? Te lo dice la busta arancione
Quando andrai in pensione? Te lo dice la busta arancione. Non si tratta dell'ennesimo gioco a premi con pacchi e buste di "bongiorniana" memoria, ma della riforma delle pensioni, tanto attesa, dibattuta, rinviata e - forse - finalmente arrivata.
Il debutto della busta arancione dovrebbe essere a maggio. Si tratta di questo nuovo sistema che consentirà di simulare l'anno in cui si andrà in pensione, la pensione che verrà percepita in base a quanto versato e la corrispettiva retribuzione. Lo ha annunciato il numero uno dell'Inps, Tito Boeri, dichiarando anche che questa nuova operazione dovrebbe rendere più consapevoli i lavoratori italiani dell'assegno previdenziale che avranno una volta raggiunto il limite.
La sperimentazione di "Simula" - questo il nome del progetto - non sarà uguale per tutti: se la maggior parte dei lavoratori avrà accesso ai dati direttamente dal sito dell'Inps, tramite un Pin, circa 3 milioni di italiani - ovvero quelli che sono sprovvisti del Pin e non hanno la possibilità di utilizzarlo - si vedranno invece recapitare a casa una busta cartacea con all'interno tutte le informazioni.
La simulazione è già in corso da mesi e ha coinvolto 12 mila lavoratori, che hanno modo di accedere ai servizi online. Si tratta di lavoratori, ha spiegato Boeri, per fascia d'età (quelli minori di 40 anni, quelli tra quaranta e cinquant’anni e poi quelli fino ai sessanta).
Il calcolo è tuttavia approssimativo, ma dà una informazione orientativa su quanto tempo e quanti soldi saremo in grado di percepire in base alla nostra carriera lavorativa. Un esempio? Ce lo fornisce Il Giornale: "Un dipendente che ha iniziato l’attività a 25 anni e ha avuto una crescita del reddito dell’1,5 per cento l’anno, “buchi” contributivi di un anno ogni 10, con un’ultima retribuzione netta pari a 2.000 euro in termini reali (stabile), dopo 40 anni di contributi raggiungerà il traguardo della pensione tra i 68 anni e 3 mesi e i 70 e 11 mesi di età. Avrà allora un importo di pensione di 1.243 euro, pari al 62 per cento dello stipendio in caso di scenario economico stagnante e di 1.451 (73 per cento) se invece il ciclo economico si rimetterà in moto, ad un ritmo dell’1 per cento l’anno". Fate il vostro conto.