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Pensioni, ecco quali sono i lavori usuranti

(Photo by Thomas Niedermueller/Getty Images)
(Photo by Thomas Niedermueller/Getty Images)

Lavori faticosi, attività svolte di notte, e in generale tutti gli impieghi considerati usuranti: per queste categorie di lavoratori è stato istituito il sistema del pensionamento anticipato. Il meccanismo è quello delle quote, cioè le somma di età e contributi. Si parte dai 61 anni e sette mesi insieme a 36 anni di contribuzione o 62 anni e sette mesi, con 35 anni di versamenti contributivi. Con l’ultima legge di Bilancio sono state cancellate le finestre mobili per cui non si deve aspettare l’apertura di 12 o 18 mesi e i requisiti anagrafici non sono più legati al meccanismo dell’adeguamento automatico alla speranza di vita.

Chi può andare in pensione prima se ha svolto una professione usurante? Si tratta di lavoratori dipendenti sia nel settore pubblico che privato che rientrano in queste quattro macro-categorie.

Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti. In generale si tratta di quei lavoratori individuati dal decreto ministeriale del 19 maggio 1999, cioè coloro che hanno lavorato in galleria, cava o miniera; i lavori ad alte temperature; i lavori in cassoni ad aria compressa; le attività per l’asportazione dell’amianto; le attività di lavorazione del vetro cavo; lavori svolti da palombari; lavori espletati in spazi ristretti.

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Lavoratori notturni. Sono quelle figure professionali individuate dal dlgs 67/2011: lavoratori a turni che prestano la loro attività nel periodo notturno per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 64; lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo.

Credits: Getty
Credits: Getty

Lavoratori addetti alla linea di catena. In altre parole chi lavora nella catena di montaggio nelle fabbriche. Il decreto parla di quei lavoratori “che svolgano attività caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si sostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall’organizzazione del lavoro o della tecnologia”.

Conducenti di veicoli. Chi guida i mezzi pubblici, con “capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto”. Per poter accedere ai benefici pensionistici, è necessario aver svolto la professione per almeno 7 anni, negli ultimi 10 anni di attività lavorativa o per almeno la metà della vita lavorativa complessiva.