Perché i senzatetto resteranno senza il reddito di cittadinanza
I senzatetto resteranno esclusi dal reddito di cittadinanza. Per poter incassare il sussidio, infatti, occorre rispettare il requisito dei dieci anni di residenza in Italia, gli ultimi due dei quali continuativi. Chi non ha una residenza e vive pre strada, non riceverà neanche un euro.
La situazione dei senzatetto
Il 95 per cento dei senzatetto rimarrà escluso dal reddito. Secondo l’Istat sono 50.724 i senzatetto censiti e nella maggioranza dei casi i Comuni non concedono il meccanismo di residenza fittizia. Senza un domicilio virtuale non si accede al beneficio.
A Milano e Roma
Nel capoluogo lombardo l’esperimento di residenza fittizia in alcune case comunali sarà esteso. Già 300 homeless, negli ultimi mesi, si sono registrati al Cam Garibaldi. L’amministrazione Sala è intenzionata ad estendere la pratica a tutta la città. A Roma vivono più di 8mila senzatetto e dal 2017 chiunque avesse residenze fittizie per esempio in un ente caritatevole, ha dovuto trasferirla all’indirizzo virtuale di via Modesta Valenti dal numero 1 al 15, quanti sono i municipi della Capitale. Gli altri 7mila e 800 Comuni non hanno soluzioni simili e in questo modo migliaia di persone restano escluse, senza carta di identità, anche dal diritto di voto.
I tempi
Il Movimento 5Stelle ha voluto far partire subito la misura, anche se effettivamente serviva più tempo. I centri dell’impiego sono del tutto impreparati a fornire assistenza a chi dovrebbe trovare un lavoro, e si preparano ad assumere 6mila navigator “precari”. Intanto chi davvero avrebbe bisogno di un aiuto, come i senzatetto, resta escluso dal reddito di cittadinanza. Per l’esecutivo gialloverde è più importante partire subito invece che iniziare con tutte le carte in regola. Bastava dare un po’ più di tempo ai Comuni per predisporre residenze fittizie a chi vive per strada. Tra l’altro, il 42 per cento, su base nazionale, di senzatetto sono italiani.
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