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Petroliferi in calo: i titoli del settore da scegliere ora

La seduta odierna almeno per il momento viene vissuta in calo dal petrolio che dopo aver provato a mantenersi appena sopra la soglia dei 47 dollari al barile, sui valori del close di lunedì scorso, ha iniziato ad indietreggiare. Negli ultimi minuti le quotazioni dell'oro nero vengono fotografate a 46,35 dollari in ribasso dell'1,53%.

Petrolio in ribasso in attesa della riapertura del Nymex

Ieri il circuito del Nymex a New York è rimasto chiuso per la ricorrenza dell'Independence Day in America e si attende per oggi il ritorno agli scambi. La ripresa delle contrattazioni avverrà alla vigilia del dato sulle scorte strategiche di petrolio Usa che sarà diffuso domani dal Dipartimento dell'energia, con un giorno di ritardo rispetto al consueto, per via della festività di ieri.

Intanto a Piazza Affari i titoli del settore oil viaggiano in calo e vedono Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) in ribasso rispettivamente dell'1,91% e dell'1,27%, seguiti da Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) che limita le perdite allo 0,57%, mentre tra i titoli a minore capitalizzazione Saras ed ERG (Londra: 0MHC.L - notizie) arretrano dello 0,38% e dello 0,33%.

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I suggerimenti degli analisti su ENI e Saipem

Tra i vari titoli del comparto non mancano alcune occasioni d'acquisto, a partire da ENI che secondo Equita SIM merita una raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 16 euro. Una conferma bullish che giunge dopo che la società ha annunciato di aver esplorato con successo il prospetto di Kayak nella licenza PL532 a circa 23 chilometri a sud ovest del pozzo di scoperta di Johan Castberg nel mare di Barents.

Secondo la SIM milanese l'annuncio ha risvolti positivi per il titolo. La scoperta è avvenuta in prossimita' delle infrastrutture che già supporteranno lo sviluppo di Johan Castberg, il quale, nel piano industriale di Eni presentato a marzo, era atteso avviare la produzione dopo il 2020, ragionevolmente nel 2022.

Diversa (Amburgo: XA6.HM - notizie) la strategia suggerita da Kepler Cheuvreux che nei giorni scorsi ha ridotto il rating su ENI da "buy" a "hold", con un target price che passa da 17,5 a 14 euro. Il broker ritiene che il portafoglio upstream del gruppo sia ben posizionato, ma il downstream offre poco sostegno in termini di free cash flow.

A scommettere su Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) è Banca Akros che ha una raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 5,4 euro. Gli analisti hanno definito una buona notizia il contratto da 500 milioni di dollari annunciato dal gruppo due giorni fa. La commessa è stata apprezzata anche da Mediobanca Securities che però sul titolo ha un rating "neutral", con un target price a 4,5 euro.

Cautela su Saipem viene espressa anche da Kepler Cheuvrex che consiglia di mantenere Saipem in portafoglio, con un target price a 3,4 euro. Il broker, che di recente ha rivisto al ribasso le stime sugli ordini nell'E&C per tutti gli operatori del settore, segnala che la raccolta ordini di Saipem nel segmento offshore è probabilmente una delle migliori nel comparto di riferimento nel secondo trimestre.

Bearish la view su Tenaris

Sempre Kepler Cheuvreux ha una view negativa su Tenaris, tanto che gli analisti consigliano di ridurre l'esposizione al titolo in portafoglio, con un fair value ridotto da 13 a 12 euro. Il broker è scettico sulla strategia del gruppo negli Stati Uniti e così ha deciso di rivedere al ribasso le stime sull'utile per azione, tagliandole del 5,1% per quest'anno e dell'1,1% per il 2018.

Uno sguardo a Saras ed ERG

Passando ai titoli a minore capitalizzazione, a fine giugno Macquarie ha deciso di riservare una promozione a Saras, con un cambio di strategia da "neutral" ad "outperform", con un prezzo obiettivo alzato da 2,2 a 2,5 euro. Gli analisti hanno migliorato l'outlook di medio termine per il settore della raffinazione a livello europeo e ritengono che Saras sia ben posizionata per trarre vantaggio da ciò

A puntare sul titolo è anche Equita SIM che suggerisce di acquistare con un target price a 2,53 euro, sulla scia degli ultimi dati relativi al margine di raffinazione benchmark.

La stessa SIM milanese è bullish anche su ERG, coperto con una raccomandazione "buy" e un fair value a 13,7 euro. Con riferimento al rifinanziamento di alcuni project finance per 145 milioni di euro comunicato dalla società, gli analisti parlano di una notizia positiva, visto il rilevante risparmio sugli oneri finanziari alla luce della dimensione del deal.

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