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Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – I venditori short approfittano dei dati API per realizzare i profitti
Dopo aver stabilito un minimo in due mesi in avvio della sessione di martedì, i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno invertito direzione e chiuso in rialzo.
I future sul greggio WTI con scadenza a luglio hanno chiuso a 65,52 $, in rialzo di 0,77 $ (+1,18%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza ad agosto hanno concluso a 75,38 $, in rialzo di 0,09 $ (+0,12%).
I prezzi sono finiti sotto pressione a causa delle preoccupazioni legate alla crescente produzione negli Stati Uniti e alla paura di un aumento della produzione voluto dall’OPEC. Tuttavia, in tarda giornata i venditori short e gli investitori hanno coperto le posizioni in modo aggressivo dopo che l’American Petroleum Institute ha riportato un aumento maggiore del previsto delle scorte di greggio degli Stati Uniti. Lo spread sra il petrolio greggio Brent e il greggio WTI si è ridotto perché la notizia era rialzista per il petrolio degli Stati Uniti, mentre le prospettive fondamentali per il petrolio del Brent sono rimaste le stesse.
Previsioni
Alla base della rapida salita di mercoledì del greggio ci sono fattori tecnici e fondamentali. Il minimo decrescente con chiusura rialzista di ieri ha formato un pattern grafico potenzialmente rialzista. Anche se probabilmente non significa che la trend si sta preparando a un’inversione al rialzo, segnala comunque che ai livelli di prezzo attuali il volume di acquisto è superiore alla vendita e questo potrebbe essere sufficiente per alimentare un rally controtendenza della durata di 2 o 3 giorni. Potrebbero esserci bottom-picker speculativi a sostenere i mercati oggi, la maggior parte degli acquisti è probabilmente imputabile a ricoperture short e prese di profitto.
Una volta completata questa correzione a breve termine, mi aspetto che i venditori short riemergano per approfittare di prezzi più favorevoli. Con l’importante riunione dell’OPEC fissata per il 22 giugno, le prossime due settimane gli investitori dovranno abituarsi a questo tipo di trading. Come ho detto nel rapporto di ieri, a nessuno piace vendere durante fase di debolezza. Preferiscono vendere su un rally e il rally di ricopertura che si sta svolgendo oggi e nei prossimi giorni potrebbe essere esattamente quello che i trader ribassisti hanno aspettato, quindi non essere troppo entusiasta per il rally.
Una buona regola empirica è usare le uscite target quando si fa trading contro il trend principale.
Tra le altre notizie, l’American Petroleum Institute (API) ha riportato – in riferimento alla settimana conclusasi il 1 giugno – un prelievo di 2,028 milioni di barili di scorte di petrolio USA, sopra gli 1,824 previsti.
Il rapporto dell’API – facente riferimento alla settimana conclusasi il 1 giugno – segnala un incremento delle scorte di benzina pari a 3,759 milioni di barili, quando gli analisti prevedevano un incremento soli di 587.000 barili.
Le scorte di distillati sono scese di 871.000 barili, rispetto a un incremento previsto di 784.000. Così si può vedere dal rapporto che il dato sul greggio è in qualche modo rialzista e quello della benzina era leggermente ribassista: questo dovrebbe portare a guadagni limitati.
Il rapporto settimanale sulle scorte della US Energy Information Administration di oggi dovrebbe segnalare un incremento di 2 milioni di barili.
This article was originally posted on FX Empire
