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Petrolio Greggio: Prosegue il Recupero dai Minimi di Martedì

I prezzi del petrolio greggio quotato in dollari al Nymex stanno tentando di ampliare il recupero in via di sviluppo dai minimi toccati martedì a 69.39. Con il picco relativo raggiunto oggi a 71.91 il mercato si è portato in forte riavvicinamento ai livelli di chiusura della scorsa ottava a 71.96, ma è mancato finora il “colpo di reni” necessario a oltrepassare tale ostacolo ed a riportare in territorio verde la performance settimanale. Alle ore 17:27 CET il contratto future con scadenza a novembre fa registrare un +1.57% a quota 71.60.

Non tutti i Paesi Opec+ mantengono le promesse

La domanda globale di petrolio è recentemente salita a livelli quasi record favorita dall’attività globale che ha ripreso vigore nonostante la pandemia. La risposta dell’OPEC+ è stata quella di aumentare l’estrazione di greggio a partire dallo scorso agosto nella misura di 400.000 bpd ogni mese. Non tutti i Paesi produttori, però, hanno risposto nella stessa maniera all’appello per maggiori forniture. Secondo quanto riporta Reuters, investimenti insufficienti e lavori di manutenzione hanno ostacolato la capacità del gruppo di aumentare la produzione. Si rischia quindi che l’offerta risulti insufficiente a soddisfare la crescente domanda mondiale. Nel caso del Kazakistan le estrazioni hanno risentito dei lavori di manutenzione all’impianto di Tengiz, terminata a metà settembre. Per l’Angola e la Nigeria si devono invece fare i conti con anni di ritardi e sottoinvestimenti che hanno reso entrambe le nazioni incapaci di rispondere con rapidità ad un aumento della domanda. Il piano attuale prevede che l’OPEC+ continui ad aumentare la produzione di ulteriori 400.000 bpd a ottobre e ancora di altri 400.000 bpd a novembre. Nel frattempo anche la produzione statunitense non ha potuto viaggiare a pieno regime, in questo caso per colpa dei vari uragani che hanno attraversato le aree estrattive del Paese. La produzione USA è diminuita di ben 1.5 milioni di barili al giorno nelle ultime settimane, aggravando il quadro globale di offerta ristretta. Lo scenario si sta ulteriormente appesantendo soprattutto in Europa, che soffre di scarsa disponibilità di gas naturale, e che quindi per compensare potrebbe essere costretta a richiedere ulteriori aumenti nelle forniture di greggio. Il ministro del petrolio iracheno Ihsan Abdul Jabbar ha dichiarato nel fine settimana che, se tutto andrà secondo i piani, il mercato rimarrà sostanzialmente in equilibrio fino al primo trimestre del 2022.

Il Quadro Tecnico per il Petrolio Greggio

I grafici intraday evidenziano la formazione di supporti a 71.10 e 70.80 che, in caso di arretramenti dei prezzi, costituirebbero altrettanti potenziali punti di ripartenza del rialzo. Quota 72.00 rappresenta la “resistenza naturale” per questa settimana, livello da cui potrebbero scattare delle prese di beneficio in grado di risospingere provvisoriamente i valori a ridosso dei supporti stessi. Non ci sono tuttavia indicazioni di esaurimento del recupero, che riteniamo possa spingersi fino all’area dei 72.80/73.00 già entro la prima metà della prossima settimana. Lo scenario tecnico descritto verrebbe annullato dalla violazione del supporto principale a 70.80, meglio se confermata da almeno una chiusura su grafico a 30 minuti.

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This article was originally posted on FX Empire

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