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Piazza Affari all'attacco di grandi ostacoli: scenari per domani

Piazza Affari all'attacco di grandi ostacoli: scenari per domani

Non si ferma l'ascesa delle Borse europee che hanno continuato a guadagnare terreno oggi, chiudendo gli scambi tutte in territorio positivo. Il Dax30 si è accontentato di un rialzo più contenuto dello 0,13%, mentre il Ftse100 e il Cac40 sono saliti rispettivamente dello 0,45% e dello 0,67%.

Ftse Mib pronto a scavalcare i top del 2017?

Anche Piazza Affari si è spinta in avanti, mettendo a segno la migliore performance in Europa, con il Ftse Mib fermatosi a 23.005 punti, in crescita dello 0,7%, dopo aver segnato nell'intraday un minimo a 22.840 e un massimo a 23.055 punti.
L'indice delle blue chips ha confermato i segnali positivi inviati nelle ultime sedute, spingendosi in direzione dei massimi del 2017, segnati nell'intraday del 7 novembre scorso a 23.133 punti.

Per assistere ad una prosecuzione della tendenza rialzista in atto sarà importante il superamento di questo ostacolo, oltre il quale ci sarà spazio per ulteriori apprezzamenti in direzione di area 23.500 prima e in seguito verso l'importante resistenza dei 24.000 punti, in corrispondenza della quale si dovrebbe assistere ad una pausa prima di ulteriori progressi.

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La mancata rottura di area 23.100/23.130 potrebbe lasciare spazio ad alcune prese di profitto e in tal caso il primo supporto da monitorare è quello di area 22.800/22.700, sotto cui si guarderà ai 22.500 punti.
Al di sotto di tale soglia la discesa del Ftse Mib proseguirà verso i 22.200 e i 22.000 punti, dove si auspica una ripresa degli acquisti.

In mancanza di ciò bisogna mettere in conto ripiegamenti più marcati verso i 20.800 punti prima e in seguito in direzione dei 20.600/20.500 punti, con conseguente deterioramento del quadro tecnico.
Al momento attribuiamo scarse chances di realizzazione a quest'ultimo scenario, scommettendo piuttosto su una prosecuzione del rialzo che porti alla rottura dei massimi del 20187, vista anche la buona intonazione dei mercati azionari americani.

I market movers in America

Domani sul fronte macro si conoscerà l'indice settimana relativo alle richieste di mutui ipotecari, ma saranno resi noti anche i prezzi import che a dicembre dovrebbero mostrare una variazione positiva dello 0,5%, in frenata rispetto allo 0,7% precedente. Per le scorte all'ingrosso di novembre si stima un rialzo dello 0,2% rispetto alla flessione dello 0,5% di ottobre.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) pomeriggio sarà diffuso il consueto report sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell'energia. In giornata è previsto un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago che parlerà relativamente all'obiettivo dell'inflazione, mentre a dibattere delle prospettive economiche Usa sarà James Bullard, a capo della Fed di St.Louis.

Sul versante societario da seguire prima dell'avvio degli scambi a Wall Street i risultati degli ultimi tre mesi di Lennar Corp. dai quali ci si attende un utile per azione pari a 1,48 dollari, mentre a mercati chiusi si guarderà ai conti di KB Home (NYSE: KBH - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un eps pari a 0,77 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si guarderà nuovamente alla Francia dove sarà reso noto il dato relativo alla produzione industriale di novembre che dovrebbe mostrare una variazione negativa dello 0,5%, in decisa frenata rispetto al rialzo dell'1,9% precedente.

Da seguire in Germania l'asta dei titoli di Stato con scadenza nel 2028 per un ammontare massimo di 5 miliardi di euro, mentre in Grecia saranno offerti titoli con scadenza a 3 mesi per un importo massimo di 625 milioni di euro.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari è prevista una riunione del Cda di Unieuro per l'esame e l'approvazione del resoconto intermedio di gestione al 30 novembre 2017.
Da seguire anche i titoli del settore oil in vista del report sulle scorte strategiche Usa che sarà diffuso nel pomeriggio.
Segnaliamo in mattinata l'asta dei BOT con scadenza ad un anno per un ammontare pari a 7,5 miliardi di euro.

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