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Piazza Affari appesa alle decisioni della Fed e della BoJ

Piazza Affari appesa alle decisioni della Fed e della BoJ

La chiusura a due velocità di ieri ha lasciato il posto ad un ritorno degli acquisti sulle Borse europee che oggi sono riuscite a chiudere gli scambi tutte in positivo. Superate le incertezze della mattinata, gli indici del Vecchio Continente hanno imboccato la via dei guadagni, con il Dax30 in rialzo dello 0,39% a fine giornata, preceduto dal Ftse100 e dal Cac40 che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,56% e lo 0,58%.

Il Ftse Mib resta ben intonato

In positivo anche Piazza Affari dove il Ftse Mib si è fermato a 18.750 punti, con un rialzo dello 0,43%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 18.779 e un minimo a 18.595 punti.
Come anticipato nella rubrica di ieri, l'indice delle blue chips ha vissuto una seduta interlocutoria, come dimostrato anche dal range molto contenuto di oscillazione all'interno del quale si è mosso, in attesa del responso della Fed.
Saranno proprio le indicazioni che arriveranno da quest'ultima a dettare la direzione del mercato nelle prossime ore.

In assenza di sorprese negative il Ftse Mib dovrebbe proseguire lungo il sentiero rialzista, nel tentativo di dare vita all'allungo decisivo che spinga i corsi verso i 19.000 punti e in direzione dei 19.200/19.300 in un secondo momento.
Eventuali indicazioni dalla Fed che dovessero far storcere il naso agli investitori, avranno l'effetto di riportare le vendite anche a Piazza Affari. In tal caso per il Ftse Mib bisognerà monitorare in primis l'area dei 18.500 punti, sotto la quale la discesa proseguirà verso i 18.250 e i 18.000 punti, con estensioni fino alla soglia dei 17.800 punti.

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Discese oltre quest'ultimo sostegno produrranno un'accelerazione ribassista verso i 17.500 e i 17.000 punti, con il rischio di nuovo test dei recenti minimi in area 16.800.
Da non dimenticare che oltre alle comunicazioni attese dalla Fed, il mercato sarà condizionato domani anche dalle decisioni che saranno prese e comunicate nella notte dalla Bank of Japan in materia di politica monetaria.

I market movers in America e in Europa

In America domani sul fronte macro Usa si conosceranno le nuove richieste di sussidi di disoccupazione viste in rialzo da 247mila a 259mila unità, mentre per il dato preliminare del PIL del primo trimestre di quest'anno si stima un rialzo dello 0,8%, in frenata rispetto all'1,4% degli ultimi tre mesi del 2015.

Sul fronte societario segnaliamo Celgene (Swiss: CELG.SW - notizie) che riporterà i risultati del primo trimestre con un eps atteso pari a 1,28 dollari, mentre per i conti di Colgate-Palmolive e di Ford Motor (Londra: 0P4F.L - notizie) si stima un utile per azione pari a 0,62 e a 0,46 dollari.
A mercati chiusi i riflettori si accenderanno sui numeri di Amgen (Xetra: 867900 - notizie) e di Amazon.com (NasdaqGS: AMZN - notizie) che dovrebbero riportare un eps pari rispettivamente a 2,6 e a 0,58 dollari, mentre per i conti di LinkedIn si prevede un utile per azione pari a 0,6 dollari.

In Europa sarà diffusa la fiducia economica di aprile che dovrebbe aumentare da 103 a 103,5 punti, mentre la fiducia delle imprese è vista in lieve recupero da -4,2 a -4 punti e quella dei servizi in salita da 9,6 a 10 punti. In calendario anche la versione finale della fiducia dei consumatori che ad aprile dovrebbe passare da -9,7 a -9,4 punti.
In Germania si conoscerà il tasso di disoccupazione atteso ad aprile fermo al 6,2%, mentre l'inflazione preliminare di aprile dovrebbe mostrare una variazione negativa dello 0,1%, rispetto al rialzo dello 0,8% precedente.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari saranno resi noti i risultati del primo trimestre di Banca Mediolanum, oltre a quelli di BasicNet (Londra: 0N6O.L - notizie) , Centrale del Latte Torino (Milano: CLT.MI - notizie) e Zignago Vetro.
Sotto la lente anche Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che oggi dopo la chiusura del mercato ha diffuso i numeri dei primi tre mesi dell'anno, chiusi con un utile netto in calo da 77 a 61 milioni di euro, a fronte di ricavi in flessione del 6% a 2,8 miliardi di euro.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore oil si guarderà anche a Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) che riporterà i risultati del primo trimestre questa sera dopo la chiusura di Wall Street.
Infine, da seguire l'asta dei titoli di Stato visto che saranno offerti BTP con scadenza nel 2021 per un importo tra 1,75 e 2,25 miliardi di euro, oltre ai BTP a 10 anni per un ammontare tra 2 e 2,5 miliardi. In asta anche i CCTeu con scadenza nel 2023 per un totale tra 2,5 e 3 miliardi di euro.

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