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Piazza Affari su con Banche ed Assicurazioni

Si riduce lo spread ed il nostro comparto bancario tira così un sospiro di sollievo, gli investitori tornano quindi a ricoprire il settore principe della nostra Borsa. La diminuzione dello spread forse ci dice un’altra cosa: che l’eventuale scissione del PD, ai mercati, “non gliene può fregar de meno”.

Ciò che importa di più è che la Yellen è tornata a parlare di aumento dei tassi, ed obiettivamente a mio avviso era scontato, così per la settimana volta nelle ultime otto sedute il cross Eur/Usd è in calo, ora siamo sensibilmente sotto quota 1,06 ma il target che tutti guardano con attenzione è quota 1,04 che a dicembre si è rivelato una barriera quasi insormontabile.

Il nostro Ftse Mib (+0,65%) fa ancora un passo avanti anche se la performance da inizio anno ha tutt’ora davanti il segno meno.

Best performer di giornata ancora Banco BPM (+4,87%), il titolo termina sul massimo di giornata a quota 2,628. Giornata estremamente positiva anche per le altre Popolari: Bper (+3,44%) ed Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (+3,43%). Rialzi inferiori per le Big: Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (+2,37%), Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (+1,31%) ed Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (+1,03%).

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Ma oggi abbiamo avuto, indiscutibilmente, un protagonista assoluto: si tratta di Fiat Chrysler (4,14%) il titolo ha beneficiato certamente del cosiddetto “risiko automobilistico”, sembra infatti che il Gruppo Peugeot Citroen sia ad un passo dall’acquisizione di Opel, che, come noto, attualmente è una controllata dell’americana GM (NYSE: GM - notizie) .

E’ chiaro che ora il mercato punti ad una mega-iper-super fusione Fiat Chrysler-General Motors, che ovviamente porterebbe alla creazione della più grande azienda automobilistica del mondo. Sembra che il puzzle costruito con pazienza da Marchionne stia prendendo forma, ovviamente con la benedizione di Donald Trump.

Intanto il titolo Fiat (Hannover: FIA1.HA - notizie) oggi è volato a quota 10,81 euro, un valore che non toccava dal 1998. Ricordiamo tutti la grande volatilità che il titolo ha avuto lo scorso anno, un primo semestre da brivido, un ultimo trimestre da favola ed ora questo inizio d’anno da record.

Conferma l’ottima seduta della vigilia anche il comparto assicurativo, con Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) (+3,57%), Unipolsai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) (+2,64%) e Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) (+1,62%).

Sul fondo della classifica oggi troviamo Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (-2,76%) che continua ad avere un andamento estremamente altalenante. Male anche Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) (-1,30%) e Mediaset (Amsterdam: MA8.AS - notizie) (-0,81%), inevitabili prese di profitto, infine, per Brembo (-0,79%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online