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Piazza Affari: il buy è ancora da cavalcare. Su quali titoli?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Nelle ultime sedute il Ftse Mib ha oscillato intorno all'area dei 23.000 senza riuscire a segnare ulteriori rialzi. Quali le sue previsioni nel breve?

Il Ftse Mib ha superato i massimi dell'anno segnati ad ottobre a 22.860/22.900, spingendosi a violare nell'intraday anche i 23.100 punti, per poi riportarsi a ridosso di area 23.000.
Personalmente per un nuovo ingresso long mi posizionerei già al superamento dei massimi di ieri, ma chi volesse attendere un acquisto più sicuro farebbe bene ad intervenire oltre i massimi di giovedì scorso poco oltre i 23.100 punti, con obiettivo a 23.500/23.600.

Al ribasso in caso di rottura dei 22.800 punti si potranno aprire posizioni short con target i 22.500/22.400 punti, anche se ritengo poco probabile il raggiungimento di questo livello almeno nell'immediato.
Il recupero dai minimi di ieri, partito proprio a poca distanza dal raggiungimento dei precedenti massimi dell'anno, mi induce a pensare che ci siano buone probabilità di assistere ad ulteriori salite a Piazza Affari.

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Nella seduta di ieri tra i bancari Bper Banca e Banco BPM sono stati più penalizzati dalle vendite di altri. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Bper Banca potrebbe scendere fino a 4,03/4 euro, sotto cui la discesa troverà terreno fertile fino ai 3,65 euro. Su tenuta del supporto e in caso di violazione dei 4,34 euro suggerisco di entrare long visto che anche alcuni indicatori sono in ipervenduto, con obiettivo a 4,8/5 euro, prima di guardare i massimi di ottobre a 5,2 euro.

In caso di rottura del supporto a 4,03/4 euro, sarà bene attendere un eventuale approdo in area 3,7/3,65 euro e valutare in seguito la situazione per verificare se ci saranno le condizioni per l'apertura di nuove posizioni long.

Banco BPM presenta un supporto a 2,95 euro, testato nella seduta di ieri. Una chiusura al di sotto di tale livello costringerà ad attendere il raggiungimento dei 2,8/2,7 euro prima di aprire posizioni long.
In alternativa si potra intervenire a 3,05 euro, con obiettivo a 3,3/3,4 euro, senza escludere approdi fino all'area dei 3,5 euro prima e dei 3,56/3,57 euro, massimi segnati ad ottobre.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore del risparmio gestito come valuta l'attuale impostazione di Banca Generali e di FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) ?

Per Banca Generali si è creata una congestione tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre tra 27,99 e 28,69 euro. I volumi di scambio sono abbastanza bassi e in caso di rottura della resistenza a 28,69 euro ci possiamo attendere un allungo verso i 29,65/29,7 euro, per poi puntare ai 30,5 euro.

Valuterei un ingresso short dai 27,5 euro, con target a 26/25,5 euro, ma prima di intervenire, sia al rialzo che al ribasso, è meglio attendere la rottura della congestione e posizionarsi di conseguenza.

FinecoBank nella seconda metà di ottobre ha registrato dei forti rialzi, si è fermato a 8,1 euro e sembra che ora voglia ritracciare un po'. A 7,92 euro troviamo un supporto che è stato testato nella seduta di ieri senza essere violato, ma in caso di rottura dello stesso attenderei il raggiungimento dei 7,6 euro per aprire nuove posizioni long.
In alternativa si può intervenire sulla rottura dei massimi a 8,1 euro con obiettivo a 9 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Trovo interessante A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) che da più giorni sta testando area 1,5 euro, la cui rottura spingerebbe i corsi in primis verso 1,55 euro. Oltre questo livello ci sarà spazio per una prosecuzione del rialzo verso 1,6 euro prima e in seguito in direzione di 1,65 euro.
Il titolo si può acquistare già a 1,5 euro con primo target tra 1,53 e 1,55 euro e in caso di rottura dei massimi di quest'anno si potranno mantenere le posizioni long con obiettivo a 1,65 euro.

Attenzione alla tenuta degli 1,47 euro, sotto cui A2A andrà a testare quota 1,45 euro prima e 1,4 euro in seguito, ma gli 1,45 euro potrebbero contenere la discesa e favorire subito una ripresa dei corsi.
Vista l'attuale impostazione di A2A personalmente non prenderei in considerazione un'operatività short, valutando solamente il long in questa fase.

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