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Piazza Affari: cautela per gli ingressi long. Alcuni titoli hot

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) .

L'indice Ftse Mib mostra ancora incertezza, incapace al momento di dare vita ad una reazione. Ritiene che i livelli raggiunti possano offrire già un'occasione per rientrare sul mercato?

Il mese di maggio non è sicuramente iniziato nel migliore dei modi per il Ftse Mib che ha inanellato una serie di candele rosse come non si vedeva da un po' di tempo. Quella odierna è la settimana chiusura consecutiva con candele rosse e questo non depone in favore di una ripresa dei corsi.

Se ragioniamo in ottica di trendline, l'indice si trova in prossimità della bollinger inferiore che però non è stata ancora toccata, e si trova inoltre sulla parte bassa della trendline che potremmo tracciare tra i minimi segnati a febbraio e quelli di marzo.
Al momento la trendline passa su livelli più bassi rispetto a quelli correnti, per cui se ci sono dei supporti li dovremmo cercare su valori inferiori agli attuali.

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Dal momento che Piazza Affari ha acquisito ormai una totale dipendenza da altri indici e in particolare da quelli americani, possiamo notare che altri listini come l'Eurostoxx50, sta facendo una configurazione molto simile, trovandosi sulla base di un potenziale supporto da cui potrebbe ripartire almeno nel breve un potenziale trend long.

Quello che fa male dal punto di vista pratico è vedere che altri indici, come gli americani, questo processo di rimbalzo lo hanno già iniziato sul finire della scorsa settimana. Il Dow Jones e l'S&P500 hanno toccato il 23,6% di Fibonacci e per l'S&P500 mi riferisco all'area dei 2.030, da cui il mercato sembra intenzionato a fare un ri-test dei 2.080 punti.
Questo vuol dire che se anche il nostro indice non avesse dei supporti dal punto di vista grafico, è chiaro che un bel rimbalzo dell'S&P500 o dell'Eurostoxx50 potrebbero portare le quotazioni anche del Ftse Mib verso l'alto.

Piazza Affari si adatta comunque male ad essere tradato al rialzo, perchè in ragione del suo deficit di forza relativa, è destinata a salire meno degli altri. Per andare a prendere segnali long sarebbe più opportuno e proficuo volgere l'attenzione all'S&P500 o all'Eurostoxx50.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario quali indicazioni operative ci può fornire per Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ?

Intesa Sanpaolo risente molto di quello che sta succedendo sull'indice Ftse Mib, al pari del quale ha inanellato una serie di ribassi. A differenza di quanto accaduto ad aprile, il movimento visto fino ad ora a maggio è da cancellare, ma c'è un però che ci fa sperare per il meglio.
Se andiamo a tracciare la trendline di lunghissimo periodo, addirittura dall'estate 2012, che passa per i minimi di febbraio e aprile scorsi, notiamo che la stessa sta incrociando i prezzi proprio in queste ultime tre sedute.

Tutta l'area racchiusa tra 2,17 e 2,2 euro si trova intorno a questa importante trendline per cui se dovrà esserci una reazione per Intesa Sanpaolo, la stessa dovrà avvenire su questi livelli di prezzo.
Su conferme di pattern di prezzo su time frame importanti, si può cercare di fare un'operazione long e a voler essere pessimisti a tutti i corsi il titolo dovrebbe spingersi quantomeno fino all'area dei massimi segnati tra fine aprile inizio maggio e mi riferisco alla soglia dei 2,47/2,5 euro, massimi di swing precedenti.
Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) medie sono tutte ordinate al ribasso e il trend da inizio 2016 ha rovinato quello long sviluppatosi fino a quel momento, per cui non ci aspettiamo che il titolo torni a 4 euro almeno per ora.

Unicredit è impostato peggio rispetto a Intesa Sanpaolo perchè il famoso trend partito nell'estate 2012 si è interrotto ampiamente vari mesi fa. Il titolo sembra puntare alla base da cui è partito il movimento e mi riferisco all'area dei 2,3 euro.
Il supporto dal punto di vista grafico lo troviamo in area 2,8 euro dove sono stati segnati i minimi di febbraio e di aprile.

Quella corrente non è un'area di prezzo interessante e tra l'altro i massimi di swing sono decrescenti per cui potrebbe funzionare addirittura il breakout dei minimi, ma quella dei 2,8 euro potrebbe essere un'ottima area dove acquistare con un buon rapporto rischio-rendimento. Un ingresso su questi valori avrebbe come obiettivo l'area dei 3,5 euro, ossia poco sotto i massimi del mese precedente, ossia di aprile.

Tra i titoli del lusso oggi Moncler e Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) si sono mossi in controtendenza rispetto al mercato. Valuterebbe questi due temi per un acquisto sui livelli attuali?

Quando dei titoli salgono in presenza di un mercato calante è già un buon segno, perchè da qui si vede la forza di un'azione. Se anche dovesse scendere tutto, il titolo che sale in controtendenza è quello che dovrebbe perdere meno, per cui nel peggiore dei casi stiamo minimizzando i danni.

Se andiamo ad osservare il grafico di Salvatore Ferragamo notiamo che esiste un trend long di fondo che è rimasto intatto fino ad aprile 2015. Da allora il titolo è entrato in sofferenza perchè ora sta testando la base che ha arginato il ribasso nella seconda metà del 2015.
L'area compresa tra i prezzi attuali e i 18 euro dovrebbe essere un ottimo supporto almeno in ottica di breve periodo. Non mi aspetto un ritorno in area 30 euro, ma prevedo quantomeno una reazione che possa portare il titolo sui massimi del mese precedente e mi riferisco alla soglia dei 21,7/21,8 euro.

Moncler è impostato leggermente meglio perchè tutto il ribasso di inizio anno di fatto non c'è stato. Il titolo è sceso fino a tutto il 2015, ma nel 2016 non solo ha reagito ma ha inanellato una serie di massimi e minimi di swing crescenti.
Moncler paradossalmente ha sofferto di più tra marzo e aprile, ma al momento sembra ancora un movimento non impulsivo al ribasso, quanto più una figura di continuazione di un impulso ancora long, malgrado la media mobile a 200 periodi rimanga inclinata negativamente e si trovi al di sopra dei prezzi.

Moncler sta reagendo bene in un momento in cui l'indice sta scendendo e sembra che l'area tra i 14,4 e i 14,2 euro sia sempre comprata e mai venduta.
Il titolo pare prepararsi a rompere la trendline che possiamo tracciare dai massimi di marzo a quelli aprile e che passa su livelli di poco superiori ai livelli attuali.
Un'eventuale accelerazione avrebbe come target i 15,15/15,18 euro prima, ossia i massimi di aprile, e poi i 15,7 euro.

STM si mantiene al di sotto dei 5 euro mostrando ancora debolezza. Cosa può dirci in merito a questo titolo?

Quello che STM ha fatto in queste ultime sedute non è bello e ci dice che al momento l'impulso di fondo è ancora ribassista. I supporti di breve si possono trovare su livelli più bassi agli attuali e mi riferisco ai 4,6 e ai 4,5 euro, per cui al momento non azzarderei ad andare long su STM.
L'operazione sarebbe fatta in controtendenza, senza dimenticare che il titolo non si trova per ora su un'area di supporto ben evidenziata.

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