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Piazza Affari chiamata ora a svelare le sue reali intenzioni

La seduta di venerdì scorso si è conclusa in maniera contrastata per le Borse europee che hanno dato un seguito agli acquisti della vigilia. L'unica eccezione è stata quella del Dax30 che è sceso dello 0,13%, mentre il Cac40 e il Ftse100 sono saliti rispettivamente dello 0,24% e dello 0,38%.

Ftse Mib: a rischio un doppio massimo in area 19.800

Ad avere la meglio su tutti è stata Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib terminare gli scambi a 19.658 punti, con un progresso dello 0,45%, dopo aver toccato nell'intraday un massimo a 19.810 punti e un minimo a 19.605 punti.
Quai invariato il bilancio settimanale visto che l'indice delle blue chips nelle ultime cinque sedute ha registrato un frazionale calo dello 0,03% rispetto al close del venerdì precedente.

Nelle prime sedute della settimana il Ftse Mib si è mosso tra i 19.500/19.600 punti e i 19.300/19.350 punti. La tenuta di quest'ultimo supporto ha favorito una ripresa nella parte finale della settimana quando l'indice, proprio venerdì scorso, è arrivato a toccare un massimo intraday a 19.810 punti, perfettamente coincidente con il top del 3 gennaio scorso.

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La perfetta corrispondenza di questi due valori a distanza di poco più di due mesi prospetta il rischio di un pericoloso doppio massimo per il Ftse Mib. Una conferma di tale figura tecniche avrebbe implicazioni negative per l'indice che inevitabilmente imboccherebbe nuovamente la via del ribasso.

Un primo sostegno da monitorare è in area 19.500, sotto cui la discesa proseguirà verso i 19.200 prima e i 19.000 punti in un secondo momento. Con l'abbandono di quest'ultimo livello il Ftse Mib tornerà a mettere nel mirino i recenti minimi di periodo in area 18.500/18.400, annullando così quanto di buono realizzato di recente.

Una rottura decisa di area 19.800 negherà al contrario la figura di doppio massimo di cui parlavamo poc'anzi, proiettando i corsi in primis sulla soglia psicologica dei 20.000 punti. Oltre questo ostacolo ci sarà spazio per ulteriori evoluzioni positive che avranno come obiettivo di breve l'area dei 20.500 punti, previo superamento del livello intermedio in area 20.200-20.300 che non dovrebbe creare particolari problemi all'indice.

Ancora una volta suggeriamo cautela per il mercato azionario italiano, in attesa di capire sarà confermato o meno il doppio massimo di cui parlavamo prima, vista la possibilità di assistere ad un movimento direzionale nell'ordine di 700-1000 punti in un verso o nell'altro.

I market movers in America e in Europa

Per la prima seduta della prossima settimana non si segnalano dati macro di rilievo in America, dove le contrattazioni avranno inizio alle 14.30 ora italiana e termineranno alle ore 21, per via dell'entrata in vigore negli Stati Uniti dell'ora legale con due settimane di anticipo rispetto all'Italia.

Anche in Europa l'agenda macro è priva di eventi e si segnala solo nel primo pomeriggio un discorso a Francoforte del presidente della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , Mario Draghi, dal quale però non si attendono particolari novità rispetto alla conferenza stampa di giovedì scorso.
Da seguire in Germania l'asta dei titoli di Stato con scadenza a sei mesi per un ammontare massimo di 2 miliardi di euro.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che presenterà i dati completi dell'esercizio 2016 e alla prova dei conti saranno chiamati anche Acea, ASTM, CIR, Cofide, Eurotech (Francoforte: A0HL7K - notizie) , Gabetti PS, Ratti (Milano: RAT.MI - notizie) , Servizi Itaila, Sias e Valsoia (Other OTC: VLLSF - notizie) .

In agenda un'assemblea di Digital Bros (Londra: 110405.L - notizie) per deliberare in merito all'aumento di capitale mediante conferimento in natura, mentre l'assemblea di Snai (Londra: 112031.L - notizie) dovrà procedere alla nomina di un amministratore.

Sotto i riflettori Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) che ha chiuso il 2016 con un utile netto in rialzo da 853 milioni a 1,12 miliardi di euro, a fronte di ricavi in crescita del 3% a 5,48 miliardi di euro.

Da seguire l'asta dei titoli di Stato visto che saranno offerti BTP con scadenza nel 2019 per un importo tra 2,25 e 2,75 miliardi di euro, mentre quelli con scadenza nel 2024 saranno collocati per un ammontare tra i 3 e i 3,5 miliardi.
All'asta anche i BTP con scadenza nel 2033 e nel 2046 per un importo tra 2 e 2,75 miliardi di euro.

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