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Piazza Affari: chiusura del gap o nuovi rialzi? I titoli buy

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib è riuscito a superare i precedenti massimi dell’anno, spingendosi poco oltre i 20.000. Come valuta gli ultimi movimenti del mercato? Ritiene siano di buon auspicio per nuovi rialzi?

Alla fine l’indice Ftse Mib ha deciso che il modo migliore per rompere il rettangolo laterale e i massimi dell’anno fosse con un bel gap up per la gloria e così ha fatto!

Ci siamo ritrovati, quindi, da un giorno all’altro ben sopra i 19810 che tanto avevano resistito, con attuale movimento che risulta contenuto all’interno di minimi e massimi della seduta protagonista del gap up, cioè tra 20174 e 19970 punti.

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Risulta quindi quasi banale dirvi che per nuovi rialzi sia necessaria una rottura del nuovo massimo sopra 20174 punti, con primo obiettivo in zona 20500 ed eventuale evoluzione positiva verso 20930 e 21180 circa, prima della chiusura del gap down a 21418 punti.

Viceversa, ovviamente, la perdita di 19970 vedrebbe la famosa “chiusura del gap” a 19810 con estensione sul primo supporto giornaliero della media a 12 periodi a 19715 con eventuale estensione in zona 19500 e 19365 sulla media a 24 periodi daily.

Tra i bancari nelle ultime sedute sono stati offerti spunti rialzisti tanto da Bper Banca quanto da Banco BPM. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

BPER Banca ha effettuato anch’essa, come la stragrande maggioranza delle sorelle bancarie, una discesa libera che poi si è tramutata in slavina, con recente minimo, inversione rialzista addirittura al raddoppio e attuale fase di incertezza, tra correzione e risalita.

Sulla tenuta di 2.50 euro di luglio 2016 ha infatti rialzato la testa con recente accelerazione verso 5.80 euro, nuova fase correttiva in zona 4.06-4.12 circa e attuale ripresa verso 4.86-4.70 euro. Entrare con una quota sopra 4.92 euro da accumulare a 4.69-4.59 con stop sotto 4.45 euro e profitto a 5.50-5.65 euro.

Banco BPM dopo il crollo in comune con tutto il settore bancario ha effettuato un lungo movimento laterale, con ulteriore discesa verso nuovi minimi, ripresa, recente ennesiva fase correttiva e attuale timida ripresa. Infatti dopo la mancata conferma sopra i 12 euro nell’estate 2015 abbiamo assistito ad un nuovo scivolone, con minimi poco sopra 1.75 euro, rimbalzo verso i 3 euro, ridiscesa poco sopra 2.16 euro e incerta risalita in area 2.7-2.60 circa. Entrare con una piccola prudente quota sopra 2.75 euro, da accumulare a 2.59-2.54 con stop sotto 2.45 e profitto a 3-3.15 euro.

Enel ha perso terreno dopo i conti del 2016, mentre si è spinto in avanti Terna. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Enel negli ultimi anni sta effettuando un ampio movimento laterale senza una direzionalità precisa, ottimo quindi per trader e non per cassettista, se non per coloro che hanno avuto l’accortezza di accumulare sulle correzioni, che però sappiamo che senza stop può risultare una strategia suicida.

Sul grafico giornaliero a tre anni possiamo infatti osservare un girovagare tra 4.46 e 3.36 circa, con attuale risalita verso la parte alta in zona 4.25-4.20 circa. Entrare sopra 4.25 euro con una quota, da accumulare a 4.18 e 4.10 con stop sotto 4.04-4 euro e profitto a 4.60-4.90 euro.

Terna può essere senz’altro inserito in un portafoglio moderatamente difensivo per bilanciare quei birichini di titoli bancari, ma con prudenza, in quanto dopo i massimi storici il titolo si trova in una fase di ribasso.

Infatti dopo la galoppata da poco sopra i 3 euro a 5.12 ha corretto pesantemente sino a 3.828 euro, con recente voglia di rimbalzo verso 4.40-4.50 circa. Entrare con una piccola prudente quota sopra 4.55 da accumulare a 4.42 con stop sotto 4.30 euro e profitto tra 5-5.25 euro.

Nel settore oil come valuta l’attuale impostazione di ENI e Saipem? Consiglierebbe l’acquisto di questi due titoli sui livelli correnti?

Eni dopo la falsa rottura rialzista di un lungo e ampio movimento laterale ha segnato un nuovo minimo relativo, per poi riprendersi e accelerare con la recente fase di forte ripresa, seguita da una correzione e dall’attuale risalita, seppur incerta.

Aveva infatti finto la rottura rialzista di 20 euro, dopo aver girovagato per mesi tra 12.80 e 18.60 circa, precipitando progressivamente intorno agli 11 a febbraio 2016 per poi effettuare una veloce salita poco sotto i 16 euro, con discesa poco sopra i 13.80 euro e attuale timida ripresa in zona 15.28-14.90 circa. Entrare sopra 15.10 e 15.30 euro con una piccola quota, accumulo a 14.78 e 14.66 euro, stop sotto 14.30 e profitto tra 16.70 e 17.50 euro.

Saipem è passata da un solido movimento crescente super redditizio ad un crollo, anche con gap down percentualmente massacranti, con recente lungo movimento laterale, con finta rottura al rialzo e attuale ritorno nel sul triste alveo.

Sulla base costruita dal titolo in area 0.2828-0.30 euro abbiamo infatti assistito ad una lunga fare di incertezza tra 0.35 e 0.44-0.475 circa, rotta da poco con la salita verso 0.58 e l’attuale ritorno a 0.40-0.415 circa . Entrare con una piccola quota sopra 0.4220 e 0.4280 euro, da accumulare a 0.412 con stop sotto 0.3990 euro e profit tra 0.465 e 0.50 euro.

Quali sono i titoli che sta monitorando con più interesse in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: BANCA MEDIOLANUM, LUXOTTICA, TENARIS.

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