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Piazza Affari: ci risiamo con i titoli bancari

Eccoci di nuovo, appena detto che il nostro comparto bancario si stava riprendendo, che il peggio potevamo ritenerlo alle spalle, voilà, arriva questa seduta che riporta tutti con i piedi per terra.

Vendite a pioggia, ma grandine sui titoli del settore bancario. Ovviamente nessuno si era illuso che i problemi delle nostre Banche fossero stati risolti, ma che si era trovato un accordo perlomeno per “congelare” la situazione in attesa di tempi migliori.

Evidentemente non è così!

Il calo anche dei titoli assicurativi conferma che per tappare un buco si apre una voragine da un’altra parte ed andando avanti di questo passo dove andremo a finire?

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Male anche Francoforte (-0,9%), ma la Borsa tedesca è stata affossata dai titoli del comparto automobilistico: Volkswagen (Londra: 0P6N.L - notizie) , Bmw (Swiss: BMW.SW - notizie) , Daimler (Londra: 0NXX.L - notizie) e dalle vendite su Lufthansa mentre il Ftse Mib (-1,07%) sul fondo della classifica ha Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (-3,72%), Bper (-2,91%) e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) (-2,84%).

Non esce dal periodo nero Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) (-2,84%) ed ovviamente occorre comprendere che in una simile situazione l’azienda del Leone non può che trovarsi in un “cul de sac” dal quale uscirne non è per nulla semplice.

Insomma il nostro indice principale ancora una volta non è riuscito a superare quota 17.000 punti che è un livello infimo, ma le ragioni di valutazioni così sacrificate ci sono tutte.

Ed infatti il mercato come reagisce?

Compra Enel (+0,25%) e Snam Rete Gas (Other OTC: SNMRF - notizie) (+0,32%) perlomeno queste aziende continuano ad introitare dagli italiani i soldi delle bollette altrimenti gli tagliano la luce ed il gas. Per il Governo va bene così, visto che Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) e Snam Rete Gas sono soprattutto degli esattori di tasse

L’Italia riparte! Sì caro Renzi, ma in retromarcia.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online