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Piazza Affari: come muoversi nel breve. I titoli in e out

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) .

L'indice Ftse Mib sta mettendo sotto pressione l'area dei 16.5.00 che per ora non è stata riconquistata in chiusura di sessione. Si aspetta ulteriori progressi nel breve?

Il movimento ascendente che il Ftse Mib sta avendo da fine settembre in poi è comunque positivo. L'indice sta tenendo la trendline sui minimi che sono stati segnati due mesi fa e dai quali è sempre salito, ma se da un lato i 16.000 punti sono visti come occasione d'acquisto, dall'altro ha fatto solo una puntata sopra i 17.000 punti. Tutta l'area al di sopra di questa soglia è stata vista come un'opportunità per vendere e non comprare.

Non dimentichiamo che Piazza Affari ha sempre un deficit di forza relativa rispetto agli altri indici europei e ancor più in confronto a quelli americani. Il Ftse Mib purtroppo gravita sempre sui minimi e non sui massimi, basti pensare che i 24.000 punti, che pure non rappresentano massimi assoluti, sono lontani anni luce.

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Se facciamo ragionamenti solo sul grafico notiamo un triangolo che può essere di continuazione, ma rappresentare anche un'inversione del trend. Fino a quando il Ftse Mib rimarrà compresso sui valori correnti, la cosa migliore è andare a guardare altri indici come l'S&P500 che sta tenendo precedenti massimi storici e mi riferisco all'area dei 2.130 punti che sta svolgendo una funzione di supporto.

Fino a quando l'S&P500 si manterrà al di sopra del livello appena segnalato Piazza Affari quantomeno non dovrebbe scendere. Il Ftse Mib deve resistere almeno un paio di settimane perchè sappiamo che ciclicamente i grandi minimi di mercato sono stati fatti a marzo o a ottobre.

Se i mercati non affondano nelle prossime 2-3 settimane, dovrebbero chiudere l'anno su valori superiori a quelli attuali. Siamo in un trimestre che ciclicamente è favorevole e nel quale non si sono verificati in genere grandi crolli, per cui in questo periodo dell'anno il mercato o sale o in ogni caso non scende.

La cosa migliore è agire in ottica non tanto di breakout dei massimi, quanto sulla base della tenuta dei minimi. Questo vuol dire che guadagniamo magari un po' meno, ma riusciamo a registrare performance positive per i nostri investimenti se abbassiamo l'orizzonte temporale del nostro investimento, perchè in tal modo saremo in grado di comprare minimi e vendere massimi ed è questa l'operatività che al momento sta pagando di più sul nostro indice.

Tra i bancari come valuta l'attuale impostazione di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ?

Simile a quella del Ftse Mib è la situazione di Intesa Sanpaolo, con una grossa discesa da 3,5 a 1,5 euro. In seguito si è avuto un grande recupero e c'è da segnalare che la vecchia trendline sui massimi discendenti che possiamo tracciare dal top di marzo scorso, è stata rotta al rialzo. Da ciò ne consegue che il movimento che il titolo ha fatto dal mese scorso viene interpretato non come un impulso ribassista ma come un ritracciamento.

L'area poco sotto i 2 euro e mi riferisco ai minimi intorno a 1,95/1,9 euro, se sarà tenuta nelle prossime due settimane non sarà più rivista fino a dicembre.
Intesa Sanpaolo sta provando ad invertire anche se in maniera moderata, confermandosi al momento ancora short. Il superamento confermato dei 2 euro avrebbe come target il precedente massimi di swing in area 2,2 euro, per cui guarderei a questo livello per ora, senza fissare degli obiettivi più ambiziosi.

Per Unicredit è successa più o meno la stessa cosa di Intesa Sanpaolo e ci accorgiamo di ciò se tracciamo la trendline sui massimi. Il titolo ha rotto la trendline al rialzo già a fine agosto e tutto il movimento che si è avuto intorno a metà settembre ha creato una base di supporto intorno a 1,92/1,96 euro, livello che fino a prova contraria dovrebbe essere comprato.

La volatilità si sta abbassando e questo è sempre un buon segno in ottica rialzista e quindi l'area di 1,94/1,96 euro dovrebbe dare come target la soglia dei 2,35 euro, corrispondente ai precedenti massimi.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore del lusso oggi scendono in controtendenza rispetto al mercato Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) e Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) . Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Se su Salvatore Ferragamo ragioniamo in ottica di lungo periodo non possiamo fare altro che notare la presenza di un trend ribassista perchè il titolo da aprile 2015 ha inanellato solo sequenze decrescenti di swing. C'è da dire che la trendline migliore che possiamo tracciare sui minimi in qualche modo è stata già rotta al rialzo tra luglio e agosto e da allora Salvatore Ferragamo ha dato il via ad un bel trend long.

Il target ultimo di quest'ultimo dovrebbe essere un livello dinamico che al momento passa intorno ai 25 euro. Il movimento che il titolo sta facendo nelle ultime 2-3 sedute per ora si può interpretare come un ritracciamento. Se il titolo oggi dovesse chiudere intorno ai 22 euro o addirittura su valori più alti di questo, si potrebbe avere una buona opportunità per un ingresso long.

Luxottica non presenta un bel grafico perchè mentre per i titoli analizzati prima sembra che in estate sia stato toccato un punto di svolta, Luxottica non lo ha fatto.
L'area intorno ai 42,3/42 euro era di potenziale supporto, ma la stessa è stata rotta e questo in ottica long non va bene e ci porta a cercare sostegni su livelli più bassi di quelli attuali e bisognerà guardare prima ai 37 euro e in seguito ai 34,5 euro.

Luxottica quindi non offre ora la possibilità di entrare su livelli buoni di supporti, per cui o recupera velocemente oppure bisognerà attendere un ritracciamento su livelli più bassi, motivo per cui ora non opererei su questo titolo.

Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) sta provando a recuperare oggi dopo essere stato penalizzato dalle vendite di recente. Valuterebbe un acquisto del titolo sui livelli attuali?

Telecom Italia stava provando a reagire in estate passando da 0,6 a 0,8 euro, ma per ora il titolo non sembra in grado di ripartire e di fatto non c'è stata una reazione al rialzo.
Il titolo sopra 0,732 euro sta tentando di andare sopra precedenti massimi, ma se proprio si vuole operare su Telecom Italia bisognerà farlo nell'ottica di 1-2 sedute perchè di fatto manca ancora una reazione.

La volatilità è su livelli di minimo ma sta provando ad alzarsi rispetto ai valori di inizio settembre e questo non prelude a dei grandi rialzi del titolo che dovrebbero avvenire in corrispondenza di un calo della volatilità.
Se i corsi dovessero spingersi sopra 0,75 euro avremo la possibilità di riposizionarsi al rialzo senza problemi su Telecom Italia.

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