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Piazza Affari debole: i titoli da monitorare in attesa di novità

La mattinata a Piazza Affari si è dimostrata molto calma. Troppo, fino a scivolare poco dopo le 13 nella debolezza di un passivo di -0,72%. In realtà l'indice italiano viaggia in controtendenza rispetto al resto delle Borse Europee che vedono il Dax a +0,2%, il Ftse 100 a +0,3% e il Cac40 a cavallo della parità. Cosa monitorare in questa fase? La view di Sante Pellegrino, trader indipendente.

Ftse Mib

Partiamo prima di tutto da una panoramica generale. Il Ftse Mib future si trova a destreggiarsi tra una forte resistenza che va da 17.260 e un supporto a 16.160. Siamo attualmente in questa zona con una vendita violenta arrivata già lunedì ma giustificata dalle cosidette "Tre streghe", ovvero le scadenze contemporanee di obbligazionari, azionari e commodities, perciò molti gap negativi sono dovuti al roll over, cioè al cambio e quindi alle conseguenze sui titoli. C'è una timida trendline supportiva nell'area dei 16.700-16.500: qualora venisse confermata la sua volontà di mantenere il mercato allora la chiusura del gap potrebbe essere giustificata, ma dall'ipercomprato che si configura e dalla timida volatilità che è alla pari con quella di lungo periodo, la rottura dei 16.600 porterebbe il mercato prima verso i 16.400 e poi verso i 16.200 oltre i quali potremmo anche vedere un minimo del ciclo sui 15mila punti o anche 15.500.

Enel (Londra: 0NRE.L - notizie)

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Situazione di volatilità in crescita, infatti siamo passati dai minimi di agosto che hanno tirato un po' su il mercato ai massimi dei giorni scorsi, in particolare tra il 7 e l'8 di settmbre. Enel si trova ancora in un canale laterale che è compreso tra 4,15 e 3,85. Il titolo sta fronteggiando anche una piccola trendline supportiva che passa da 3,88 euro, supporto importante per non andare ancora al di sotto. Alla rottura dei 3,90 infatti, Enel potrebbe dirigersi subito a 3,84 chiudendo un gap aperto a giugno e arrivando a 3,74. Se poi ci dovesse essere un ulteriore incremento della volatilità il 3,58 potrebbe essere lo step successivo. Caso contrario quindi una volatilità nuovamente sotto controllo, eventualità improbabile ma da citare, si avrebbe il superamento dei 4 euro con obiettivo a 4,04 prima e 4,16 dopo. Solo una rottura decisa con volumi in acquisto permetterebbe di toccare i 4,30.

Eni (Londra: 0N9S.L - notizie)

Anche Eni come Enel si trova in fase laterale. Ha tentato più volte di scavalcare la barriera dei 14 euro sfruttando uno slancio arrivato con l'aumento del petrolio sopra i 45 dollari al barile. Tendenzialmente il titolo ha preso una brutta piega a causa di una trendline resistenziale che passa dai 14 euro. L'obiettivo primario è quello di forare i supporti storici di 13 euro che porterebbero l'azione a un altro minimo storico che si basa a sua volta sui 12,75/12,50. Dopo di che non è da escludere una capatina ai 12 euro, prezzo molto tirato, battuto nel recente passato con la quotazione di febbraio a 10,90, anche se, bisogna dire, si è trattato di un evento estremo.

Generali (EUREX: 566030.EX - notizie)

Qui si è visto un tentativo reiterato di superare i 12 euro cosa che non è riuscita a fare, perciò, essendo in ipervenduto, l'azione è tornata nuovamente giù. Il supporto fondamentale affinchè questa barriera degli 11 euro venga retta, è la non rottura degli 11,50 euro. Sottolineo come sia da monitorare la barriera degli 11 euro la cui violazione porterebbe l'orizzonte da ritoccare a quota 10 euro. Generali denota una tendenza ribassista con una trendline resistenziale che passa dai 12 euro e solo un superamento di questo limite potrebbe scongiurare questa suddetta tendenza ribassista, peraltro già in atto, e portare alla chiusura del gap creatosi dopo la Brexit a 13,10. Eventualità improbabile ma non impossibile.

Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie)

Il titolo aveva rispolverato il trend rialzista riuscendo a uscire dal canale laterale oscillante tra i 2 euro e 1,80, quindi ha segnato successivamente il massimo a 2,20 tentando di chiudere il gap post Brexit che era a 2,25. Il titolo è in ipercomprato con l'obiettivo del raggiungimento del supporto dinamico a 2,04, solo la rottura di questo porterebbe il titolo a 2 euro prima e a 1,95 poi, oltre i quali si avrebbe la soglia dell'1,80. C'è da dire che nonostante i tentativi di disegnare su più timeframe sia un cup and handle che un head and shoulder rovesciati, non ci sono supporti di volumi rialzisti, il che rende il mercato ancora in fase di vendita.

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