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Piazza Affari decolla (+4%): si torna sui livelli pre-Brexit?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

L'indice Ftse Mib ha reagito bene al risultato del referendum e dopo il lieve calo di ieri sta mettendo a segno un bel rally oggi. Come spiega questa risposta del mercato e cosa si aspetta nel breve a Piazza Affari?

La reazione di Piazza Affari prende sicuramente in contropiede molte persone perchè le aspettative erano completamente differenti, quindi dal punto di vista pratico c'è da dire che la reazione va a collegarsi ad un contesto intermarket che vede un dollaro ancora abbastanza solido.
L'indice Ftse Mib oggi ha raggiunto e superato l'area dei 17.400 punti, resistenza statica che ha una certa valenza a mio avviso. A livello intermarket si registra contestualmente un indebolimento del petroli per cui sarà curioso di andare a vedere cosa succederà sui titoli del settore oil.

Anche se le attese erano per un disastro dopo la vittoria del no, il mercato mostra un'impostazione tecnica molto positiva perchè sulla massima debolezza di ieri il Ftse Mib ha raggiunto i 16.700 punti, un pullback rialzista su una vecchia trendline di resistenza.
Anche dal punto di vista dello schema tecnico-grafico sono sorpreso molto in positivo dalla configurazione dell'indice. Oltre i 17.400 punti il Ftse Mib inizierà a puntare a dei traguardi più ambiziosi e credo che la prossima tappa sia al di sopra dei 18.000 punti, stimando un'area a 18.150/18.200 punti.

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In questo momento bisogna mettere un po' da parte le valutazioni soggettive che non sarebbero favorevoli ad un recupero di Piazza Affari, e fare i conti un po' con l'analisi intermarket generale che non mostra venditori di dollari e quindi le condizioni per una fase risk-off.

Con una chiusura al di sopra dei 17.400 punti il Ftse Mib sarà proiettato verso i 18.200 punti, fermo restando che siamo in una fase delicata perchè se si dovesse assistere a delle prese di beneficio sugli altri mercati, Piazza Affari potrebbe pagare più degli altri.
Consiglio quindi prudenza che abbandonerei con una chiusura confermata sopra i 17.400 punti per cercare il prossimo test a 18.150/18.200 punti.

Il Ftse Mib è rimasto uno dei pochi indici in ritardo e ha l'occasione di andare a colmare questo gap. Il sistema bancario è stato molto debole negli ultimi mesi e oggi mette a segno un rialzo molto vivace.
Per il Ftse Mib sarà molto importante una chiusura al di sopra dei 17.400/17.450 punti, perchè tale evento darebbe una bella spazzolata ai ribassisti, costringendo molti a fare stop & reverse long. Ciò darebbe all'indice quella spinta anche emotiva per arrivare a 18.200/18.250 punti.

Nel settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano?

In questo momento non sto lavorando i due big del comparto quali Unicredit e Intesa Sanpaolo e mi sto concentrando proprio sui due titoli da lei citati perchè sono rimasto un po' più indietro di altri.
Personalmente sto cercando proprio quei temi che sono rimasti indietro a livello di sottovalutazione effettiva da parte del mercato. Mi sembra che le figure tecniche su Banca Popolare di Milano e Banco Popolare siano propedeutiche ad un forte rimbalzo, compatibilmente con una continuazione dell'uptrend da parte dell'indice Ftse Mib.

Su Banca Popolare di Milano e Banco Popolare si rileva una divergenza rialzista, e un breakout della prima area di resistenza. Personalmente sto provando a comprare questi due titoli perchè il rapporto rischio-rendimento mi sembra molto interessante, in quanto lo stop per Banco Popolare lo piazzerà sotto 1,74 euro con una proiezione prezzi a 2,7/2,75 euro.

Ancora più precisa la configurazione tecnica di Banca Popolare di Milano per il quale segnalo uno stop sotto 0,27 euro e un target a 0,425 euro.

Tra i titoli rimasti indietro includerebbe anche Luxottica e Salvatore Ferragamo che oggi non sembrano seguire il mercato?

Sappiamo che i titoli del lusso salgono bene quando c'è debolezza sui settori tradizionali e viceversa, tanto che sono considerati un po' anti-ciclici, avendo caratteristiche più difensive.
Credo che oggi non ci siano da fare valutazioni per Salvatore Ferragamo o Luxottica perchè in questo momento chi come me cerca opportunità lo fa nel settore bancario.
Possiamo anche parlare della debolezza odierna di Luxottica che però è salito da 40 a 52 euro e dopo 12 euro di rimbalzo nel giro di due mesi non devono stupire delle prese di profitto.

Per Salvatore Ferragamo non si può non evidenziare che è stato molto preciso nelle ultime ore perchè sull'upside di ieri ha chiuso il gap-down che si portava dietro da inizio novembre dopo la diffusione dei risultati trimestrali del gruppo.

Salvatore Ferragamo diventerà nuovamente long al di sopra dei 21,25/21,3 euro, non prima, e al momento sta reagendo alla chiusura del gap-down e lo sta facendo in maniera abbastanza ordinata.
Non mi aspetto in ogni caso denaro su Luxottica e Salvatore Ferragamo perchè credo la nuova liquidità giungerà sui bancari.

Tra i titoli che stanno facendo molto bene oggi troviamo anche A2A. Valuterebbe un acquisto di questo titolo sui livelli attuali?

A2A negli ultimi tempi ha avuto un andamento abbastanza ondivago, nel senso che rispetto alla capacità di fare performance e costruire trend del passato non ci siamo. Il titolo ha perso un po' della sua brillantezza e allo stato attuale non entrerei su A2A perchè quando oggi il titolo ha segnato 1,175 euro, ha raggiunto una prima resistenza dinamica.
Se dovesse superare questo ostacolo il prossimo target è in area 1,26 euro, per cui c'è molto spazio, ma il problema è dove piazzare lo stop perchè sarebbe molto lontano.

Salvo un'operatività tipica dei cassettisti, credo che A2A non si adatti alla speculazione nel breve perchè il rapporto rischio-rendimento non paga. A chi ha il titolo in portafoglio consiglio di fare attenzione alla resistenza citata prima a 1,175 euro perchè se partirà una rotazione settoriale, quello delle utilities è uno dei comparti su cui si attiveranno le prese di beneficio in favore di acquisti sui finanziari.

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