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Piazza Affari fa fatica. Il mercato boccia le fusioni bancarie

Ricordate? Certo sono passati solo pochi mesi da quando il nostro Premier (NasdaqGS: PINC - notizie) ci diceva che le fusioni bancarie, promosse dalla Bce (Toronto: BCE-PA.TO - notizie) , avrebbero reso ancora più “solido” il nostro comparto bancario (che era già comunque molto solido!).

Ebbene, le prime due Banche che hanno seguito le direttive di Bruxelles e del nostro Governo, dando la disponibilità ad una loro fusione sono state il Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e la Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) , e da allora la prima ha perso il 75% della propria capitalizzazione di Borsa mentre la seconda “solo” il 50%!!!

Insomma un bagno di sangue per gli azionisti, provati da anni di salassi continui, ricordiamo infatti che nel 2007, cioè prima della crisi, un’azione del Banco Popolare valeva in Borsa 110 euro, oggi ne vale 4,3!!!

E tutto ciò grazie all’euro!!!

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Grazie euro! Grazie Bce e grazie Renzi!

Anche oggi il nostro Ftse Mib (-1,34%) è stato il peggior indice di Borsa del Vecchio Continente, Francoforte (-0,6%) e Parigi (-0,3%) hanno limitato maggiormente le perdite, per non parlare di Londra (+0,3%) che è salita per la terza seduta consecutiva.

I titoli che si sono salvati dalle vendite, sul nostro indice di riferimento, sono stati davvero pochi, best performer di giornata Mediaset (Amsterdam: MA8.AS - notizie) (+3,02%) ben comprata sui confortanti dati della raccolta pubblicitaria.

Mette a segno il quarto rialzo di fila Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (+2,24%) che termina sul massimo di giornata in controtendenza rispetto al settore: Eni (Euronext: ENI.NX - notizie) (-0,88%) e Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (-0,90%).

Completa il podio Tod’s (+0,99%) che mette a segno un timido rimbalzino dopo le continue perdite dei giorni scorsi. Citiamo anche il solo altro titolo che ha terminato la giornata con una freccia verde, si tratta di Stmicroelectronics (Amsterdam: ST8.AS - notizie) (+0,38%).

Massacrati, come detto, Banco Popolare (-6,56%) e BpM (-5,48%), ma c’è chi ha fatto ancor peggio: Fiat Chrysler (-6,67%) bocciata da Exane che taglia il rating ad “Underperform” sui timori di un rallentamento del mercato nordamericano.

Forti vendite anche su due titoli del lusso: Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) (-3,91%) e Yoox Net-a-Porter (-3,85%), per quest’ultima, finora, un 2016 da dimenticare (-30%!!!).

Al momento anche Wall Street sta lentamente scivolando verso il basso, il mese di maggio si sta rivelando cruciale, è assolutamente necessario che vengano mantenuti i livelli raggiunti, il rischio di un ritracciamento “stile inizio anno” non è affatto da sottovalutare.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online