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Piazza Affari: fase di attesa nel breve. Cosa aspettarsi dopo?

Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

L'indice Ftse Mib ha frenato la sua ascesa dopo il raggiungimento di area 17.400. Cosa si aspetta nel breve per il nostro mercato?

Finalmente il Ftse Mib ha raggiunto il livello che più volte avevo preannunciato nelle interviste precedenti. Il nostro mercato si è un po' allineato alle altre Borse, ma è ancora un po' carente di movimento per cui aspettiamo altri sviluppi.
In questa fase le espansioni giornaliere si sono notevolmente ridotte dopo il forte movimento giornaliero del 14 e del 18 ottobre in termini di volatilità e di corpo delle candele. C'è stato qualche raffreddamento come se ci fosse del timore da parte del Ftse Mib ad arrivare sui 17.400 punti raggiunti nella sessione di martedì scorso.

Se persisteranno i timori di ulteriori espansioni, potremmo assistere ad un consolidamento del Ftse Mib tra i 17.400 e i 17.000 punti. Non mi stupirei di vedere un trading range tra questi due livelli come se il mercato volesse somatizzare e digerire il recente approdo sui 17.400 punti.
Non mi aspetto in ogni caso una discesa consistente, anche se è vero che in area 17.400 si è disegnato un doppio massimo di breve periodo. C'è da dire che il movimento costruito dal 9 settembre a ieri sembra aver dato vita ad una formazione di tipo "cup & handle" e ora dovremmo assistere alla costruzione del "manico" e questo dovrebbe corrispondere ad un movimento laterale.

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Non mi stupirebbe quindi una fase di attesa prima di una nuova direzionalità che si svilupperà con una rottura al rialzo dei 17.000 punti o al ribasso di area 17.000.
Probabile quindi una pausa del movimento che potrebbe durare nei prossimi giorni, prima di valutare nuovi sviluppi probabilmente a partire dai primi giorni della prossima settimana.

La rottura al ribasso dei 17.000 punti potrebbe spingere verso i 16.700/16.600 punti, dove troviamo un gap-up lascia aperto il 17 ottobre. Personalmente sono più propenso a credere in un movimento rialzista che dovrebbe spingere i corsi ben oltre i 17.400 punti.

Il petrolio è in una fase correttiva che lo ha riportato al di sotto dei 50 dollari al barile. Prevede ulteriori ripiegamenti nel breve?

Al momento no siamo in presenza di un'economia globale talmente spinta che possa richiedere un prezzo del petrolio superiore ai 52 dollari al barile raggiunti di recente.
Il mercato è stato respinto dal livello appena citato dove ha formato un doppio massimo, per cui non deve stupire la flessione in atto che ha riportato ad un passo dai 49 dollari al barile.

In caso di rottura al ribasso di questa soglia la discesa proseguirà verso i 47,7 dollari come target di breve, dove è presente un supporto raggiungibile abbastanza facilmente.
Di fatto l'economia non riesce a sostenere un costo elevato oltre i 50 dollari al barile, e anche per questo motivo la mia view è ribassista sul petrolio.

L'oro non è riuscito a mantenersi al di sopra dei 1.270 dollari l'oncia, imboccando nuovamente la via del ribasso. Quali sono i livelli da monitorare nel breve?

Personalmente la mia view è rialzista sull'oro anche in vista degli appuntamenti previsti prima di fine anno e mi riferisco all'atteso rialzo dei tassi di interesse in America a dicembre e ancor prima alle elezioni presidenziali Usa di novembre.

Buoni dati macro nelle prossime settimane avvicineranno sempre più ad un incremento del costo del denaro da parte della FED. In questa direzione sarei portato a vedere l'oro in salita verso i 1.300 dollari e questo è sicuramente un primo target di riferimento, senza escludere estensioni rialziste fin verso i 1.310 dollari da qui fino a dicembre.

Sul fronte valutario il dollaro conferma la sua fase di recupero nei confronti dello yen. La tendenza in atto è destinata a proseguire?

Il dollaro-yen si sta risollevando dai recenti e sempre in relazione all'atteso rialzo dei tassi di interesse in America mi aspetto ulteriori apprezzamento del biglietto verde nei confronti della valuta giapponese.
Il dollaro-yen sta viaggiando lentamente e graficamente sta creando degli scalini per una possibile salita in area 106,5/107, target a mio avviso raggiungibile anche se con un po' di fatica.
Il mercato punta ora alla chiusura del gap lasciato aperto a 104,68 a fine luglio scorso.

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