Piazza Affari: fin dove si spingerà il recupero? I buy suggeriti
Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) .
L'indice Ftse Mib si è riportato al di sopra dei 16.500 punti e sta provando ad allungare il passo. Come valuta l'attuale situazione del mercato e quale evoluzione è possibile nel breve?
Come già detto nell'intervista precedente i grandi minimi del mercato vengono segnati a marzo e tra settembre e ottobre. Se il mercato per almeno un paio di settimane non scende, allora in qualche modo avremo scampato il pericolo, visto che statisticamente è difficile che le Borse scendano negli ultimi due mesi dell'anno.
Il mercato sta tenendo e la cosa importante è non assistere a delle flessioni e proprio venerdì scorso l'S&P500 ha provato a salire e in qualche modo si è rimangiato il guadagno, ma la cosa positiva è che ha tentato di spingersi in avanti.
Dobbiamo necessariamente fare una sorta di analisi intermarket perchè andare a prendere segnali "puri" sul Ftse Mib non è possibile. Questo perchè gli istituzionali usano il nostro mercato per aprire solo posizioni short perchè sanno quanto siamo sensibili alle discese, usandolo così per coprirsi dal rischio anche quando i mercati salgono.
L'S&P500 sta tenendo al momento quota 2.100/2.110 che fa da spartiacque tra un long e uno short di breve periodo, fermo restando che nel lungo periodo sono tutti posizionati ancora al rialzo sui mercati americani.
Il pericolo sarebbe del tutto superato solo se l'S&P500 andasse a segnare nuovi massimi storici e quindi se si spingesse sopra i 2.190/2.915 punti. Al momento siamo abbastanza lontani da questo livello, ma al momento in ottica conversativa ci serve che il mercato non crolli e fino a quando i corsi saranno sopra i 2.100 punti sarà proprio così.
Tornando a Piazza Affari, il Ftse Mib è impostato bene rispetto agli indici americani e la seduta di venerdì scorso è esemplificativa di ciò. Il nostro listino ha chiuso sui massimi di giornata, mentre l'S&P500 si è fermato sui minimi.
Il target del rialzo per il Ftse Mib è sulla trendline discendente, per cui possiamo parlare di un livello compreso tra i 16.930 e i 16.970 punti, area dove i prezzi potrebbero incrociare la trendline al rialzo.
L'area dei 2.100 di S&P500 corrisponde alla soglia poco sotto i 16.000 punti di Ftse Mib che al momento rappresenta i recenti minimi.
Dopo il via libera delle assemblea alla fusione, Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) viene fortemente penalizzato dalle vendite, mentre cerca di mantenersi a galla Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) . Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?
Già da tempo si sapeva della fusione che ora ha ottenuto l'ok delle assemblee, anche se dal punto di vista pratico ci vorrà ancora un po' di tempo.
Banco Popolare oggi ha tenuto un massimo molto importante, ma il trend rimane leggermente positivo, nel senso che se noi andiamo a vedere la tendenza a partire da luglio in poi, notiamo che i minimi di swing continuano ad essere più alti.
Il trend di lungo rimane short perchè di fatto il titolo da luglio 2015 non fa altro che scendere, oltre tutto Banco Popolare ha perso tantissimo perchè è sceso dai 12 euro e ora vale circa 2,5 euro.
Prima di pensare che un trend del genere si possa invertire, non basterà certo una fusione con un altro gruppo, ma ci vorranno politiche aziendale che in qualche modo facciano risalire i corsi.
Sul grafico il mese di ottobre tutto sommato è da mettere in bacheca, visto che il titolo è partito dai 2 euro e ora vale 2,5 euro, quindi non possiamo dire che Banco Popolare non stia tentando di salire.
Più contrastato Banca Popolare di Milano perchè se andiamo a prendere direttamente la trendline sui massimi e la tracciamo sui massimi a partire da gennaio scorso, vediamo che il titolo sta tentando di venir fuori dal trend ribassista. I minimi sono ancora decrescenti e per ora i corsi non sono ancora andati sopra i massimi dell'1 agosto scorso che rappresentano un benchmark importante.
Dovremmo vedere Banca Popolare di Milano sopra 0,456 euro per poter pensare che il trend di lungo periodo si possa invertire. Quello che il titolo ha fatto nel mese in corso rappresenta ancora un ritracciamento di un impulso short, per cui potremmo anche provare ingressi long sul titolo, ma devono essere necessariamente di brevissimo.
Tra le blue chips oggi stanno performando molto bene due assicurativi come UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) e Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) . Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?
UnipolSai tra i finanziari è uno di quei titoli che in qualche modo ha trovato una sorta di pavimento. L'area intorno a 1,34/1,35 euro non è un livello eccezionale, pur rappresentando minimi dell'estate 2013, ma sembra un buon pavimento per il titolo.
Il trend rimane decisamente short visto che i corsi da aprile 2015 non fanno altro che scendere, per cui l'idea è che un long si potrebbe anche tentare, ma quello che mi lascia perplesso è che siamo in prossimità dei massimi di settembre e mi riferisco all'area di 1,57/1,58 euro, corrispondente anche ai minimi di febbraio scorso.
Il suddetto livello dovrebbe essere una resistenza che almeno nel breve potrebbe tenere, per cui su potenziali minimi di swing più alti si potrebbe tentare di andare long, ma non sui prezzi attuali.
Simile la configurazione di Generali per il quale settembre si è concluso su una sorta di pavimento a cavallo dei minimi di febbraio scorso. La cosa che ancora non va bene sono i massimi di swing che al momento sono tutti decrescenti, per cui i prezzi attuali non mi sembrano un ottimo livello di ingresso.
Quello che farei è aspettare un eventuale ritracciamento, per poi provare ad entrare long su conferma di pattern di prezzo.
Cosa può dirci di STM che è stato fermato dall'area dei 7,5 euro senza subire tuttavia ritracciamenti particolarmente pesanti. Si può già tornare ad acquistare il titolo?
STM, malgrado il famoso doppio massimo in area 9,5 euro che aveva decretato tutta la grande discesa da metà 2015 in poi, sembra aver fermato la sua discesa. Possiamo dire che il titolo è in potenziale inversione da febbraio scorso e durante l'estate scorsa ha avuto il momento di massimo fulgore. L'inclinazione dei prezzi è molto buona basti pensare che i prezzi sono passati dai 4,8 euro agli attuali 7,25 euro per cui il titolo si è apprezzato a due cifre percentuali.
STM al momento sembra venire da un ritracciamento di breve, per cui tutta l'area intorno a 7,29/7,30 euro potrebbe generare un ulteriore impulso rialzista se superata al rialzo. Il primo target lo possiamo individuare a 7,53 euro e se STM dovesse darci ragione potrebbe fissare un altro obiettivo importante in area 7,9/7,91 euro, massimo di giugno 2015.
Sicuramente STM è uno dei titoli su cui puntare perchè tra quelli analizzati è indubbiamente quello impostato meglio al rialzo.
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