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Piazza Affari frenata dall'incognita voto: 5 titoli sotto esame

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

La scorsa settimana aveva prospettato la possibilità di una prosecuzione della fase laterale e così è stato. Cosa si aspetta per le prossime sedute anche in vista del voto di domenica?

Il Ftse Mib è rimasto sostanzialmente sugli stessi valori nelle ultime sedute, nonostante un piccolo sprint degli indici azionari americani. Come sempre i mercati europei, quando Wall Street registra dei rialzi, ma si mantiene al di sotto dei massimi assoluti, stentano a recuperare.

Da non trascurare la cautela dettata dall'attesa per il voto di domenica prossima in Italia e questo spiega l'indecisione non solo di Piazza Affari, ma più in generale delle Borse europee.
L'aspetto positivo è che da quando c'è stato il ribasso di inizio febbraio, il Ftse Mib sta disegnando dei minimi crescenti e questo permette di dare un po' di positività al mercato.

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La prima resistenza per il nostro indice è a 22.865 punti, superata la quale troviamo subito un altro ostacolo a 23.132 punti, dove verrà chiuso un gap-down lasciato aperto. Oltre i 23.132 punti si apriranno le porte per l'area dei 23.650.
Come supporto possiamo prendere i 22.500 punti, sotto cui si guarderà ai 22.250 e ai 22.000 punti.

C'è una leggera positività a Piazza Affari, ma anche una sostanziale neutralità: resta da vedere come evolverà la situazione nella seduta odierna e di domani prima del voto, per poi valutare la reazione all'esito delle urne.

Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) si mantiene per ora al di sopra dei 3 euro, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) fatica ad allungare verso i 18 euro. Qual è la sua view su questi due titoli?

Unicredit si trova in una congestione che dura ormai da metà 2017 tra i 16 e i 18 euro circa. Da inizio anno si è creata un'altra congestione tra i 17 e i 18 euro, tenendo presente che sotto i 17 euro si tornerà verso i 16 euro, che difficilmente dovrebbero essere violati, ma se così non fosse si dovrà guardare ai 15,5 euro prima e ai 15 euro in seguito.

Con la rottura dei 18 euro il titolo troverà un primo ostacolo a 18,37 euro, superato il quale ci sarà spazio fino ai 19 euro e ai 20 euro nella migliore delle ipotesi.
Sul breve termine la view è rialzista, mentre è neutrale con riferimento al lungo periodo.

E' meglio impostato Intesa Sanpaolo che ad inizio anno è riuscito a venir fuori dalla congestione che durava da metà 2017 tra i 2,75 e i 3 euro. Il titolo ha creato ora una nuova congestione tra i 3 e i 3,23 euro.
Anche in questo caso il sentiment è positivo nel breve con target a 3,23/3,25 euro, mentre la view è neutrale nel lungo termine.

Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) ieri si è distinto tra le blue chips, complice la speculazione su una possibile vendita del gruppo. Si aspetta ulteriori allunghi nel breve?

Per Salvatore Ferragamo se tracciamo una trendline sui massimi della congestione tendenzialmente ribassista che c'è stata da poco prima della metà dello scorso anno, notiamo che una rottura della suddetta trendline, accompagnata da una violazione dei 24 euro, sarebbe una conferma positiva con possibili allunghi verso i 25 euro e i 26 e i 27 euro in seguito.

Al di sotto dei 23 euro si apriranno le porte per i 22,21 euro, con una prosecuzione della congestione in atto.
Sembra che Salvatore Ferragamo voglia riprendersi e dirigersi verso le resistenze, ma consiglio una certa cautela in attesa di conferme, pur segnalando che il titolo appare interessante in questa fase.

Campari (Milano: CPR.MI - notizie) ieri ha vissuto un'altra seduta molto pesante dopo la diffusione dei conti del 2017. Cosa può dirci di questo titolo?

Campari è stato colpito dalle vendite nelle ultime due sedute, riportandosi al di sotto della soglia dei 6 euro. La rottura di questo supporto, che ha retto le quotazioni da metà 2017, potrebbe aprire le porte ad una flessione fino ai 5,5 euro.

In caso di ritorno al di sopra dei 6 euro, il titolo troverà un primo ostacolo a 6,25 euro e una resistenza successiva a 6,5 euro, superata la quale si sposterà lo sguardo sui 6,75 euro.

Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) sta continuando a scivolare verso il basso, spingendosi a poca distanza da quota 20 euro. Cosa si aspetta per questo titolo nel breve?

Buzzi Unicem dopo il netto calo della prima parte di febbraio aveva recuperato un po' di terreno avvicinandosi ai 22 euro, salvo poi tornare a perdere posizioni.
Non è da escludere un doppio minimo in area 20,3 euro, ma in caso di violazione di questo sostegno la discesa del titolo proseguirà verso i 19,5 euro.

In caso di recuperi, Buzzi Unicem troverà una prima resistenza a 21 euro e degli ostacoli successivi a 21,5 e a 22 euro, tenendo presente che quest'ultimo livello difficilmente dovrebbe essere rotto.
Potrebbe crearsi una congestione tra i livelli attuali e i 22 euro e al momento confermo una view neutrale su Buzzi Unicem.

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