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Piazza Affari frenata da elezioni e banche: i titoli buy e sell

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Pietro Origlia con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari.

Il Ftse Mib ieri ha subito una battuta d'arresto, riportandosi al di sotto di area 22.500. Questa flessione cambia lo scenario del mercato? Quali le attese nel breve?

I problemi legati agli NPL, i famosi crediti in sofferenza in pancia alle banche, e l'incertezza legata alle prossime elezioni politiche in Italia, hanno indebolito nella giornata di ieri i listini europei ed in particolar modo Piazza Affari che ha registrato la peggiore performance giornaliera degli ultimi 3 mesi.

I mercati europei non riescono al momento mettere in un angolo quella correzione partita nelle prime due settimane del mese di novembre.
Al contrario prosegue l'ottimo stato di forma dei listini americani (nella seduta di ieri 68° record nel 2017 per il Dow Jones) che assorbono senza problemi il nuovo rialzo dei tassi d'interesse da parte della FED e che guardano sempre alla riforma fiscale statunitense, per la quale è atteso il semaforo verde nelle prossime giornate.

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Tra le VALUTE segnali di ripresa s'intravedono sull'EURO che nei confronti del DOLLARO, sul quale pesano i dubbi su un'inflazione bassa da parte della FED, riprende la soglia degli 1.18, anche se un nuovo segnale di forza arriverà solo oltre area 1.1870.

Le forti vendite arrivate nella seduta di ieri sul nostro indice principale, in scia al sell-off che ha colpito il settore bancario, hanno riportato i prezzi sotto l'area dei 22500 che rappresentava la parte alta del trading range vissuto nelle ultime settimane.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) breve importante sarà una riconquista di questi livelli, per evitare un ritorno verso la soglia dei 22mila punti, area fondamentale da monitorare perche in caso di rottura il FTSE Mib andrebbe a disegnare un testa e spalle ribassista.

Nella seduta di ieri Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) è stato investito da una pioggia di vendite, mentre si è difeso decisamente meglio Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) . Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Terza seduta consecutiva all'insegna delle vendite per UNICREDIT (pochi elementi positivi nell'Investor Day) con i prezzi che scendono pericolamente verso i forti supporti situati sui 16.20 euro.

Situazione diversa per INTESA SANPAOLO, le cui quotazioni si mantengono sempre vicine alle resistenze poste in area 2,94 euro, oltre cui si dovrebbero aver allunghi fin verso la soglia dei 3 euro.

STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) ieri è salito in controtendenza rispetto al mercato, mentre Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) ha ceduto quasi il 3%. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli ora?

Nonostante il rimbalzo dell'ultima settimana, non muta la view sul titolo STM che solo oltre i 19.25 euro invierebbe un segnale di forza.

Trend di breve al contrario rialzista per il titolo TELECOM ITALIA che in caso di tenuta di area 0.735-0.74 euro dovrebbe proseguire il recupero in direzione degli 0.78 euro.

Visti i recenti movimenti del petrolio, quali strategie ci può suggerire per ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ?

Il break dei 14 euro è senza dubbio un segnale importante per ENI che avrebbe un primo target rialzista sui 14.30 e a seguire sui 14.50 euro.

Situazione diversa per SAIPEM che rimane pericolosamente vicino ai primi supporti di breve situati in area 3,30-3.35 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino nella sua operatività? A quali consiglia di guardare ora?

Tra i titoli interessanti segnalo YNap che oltre i 30 euro aumenta le chance di una chiusura del gap down lasciato aperto il 9 Novembre in area 32.40 euro.
A seguire FCA oltre i 15.30 euro ed infine FINCANTIERI per il quale ogni fase di debolezza di breve viene sfruttata per rientrare su un titolo la cui impostazione di fondo rimane al rialzo.

Buon trading

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