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Piazza Affari: gli scenari di breve con un occhio alla Francia

L'ultima seduta della scorsa settimana si è conclusa con il segno meno per le Borse europee tra le quali ha fatto eccezione quella tedesca. Il Dax30 è stato infatti l'unico a strappare il segno più, con un rialzo dello 0,18%, mentre il Ftse100 e il Cac40 sono scesi rispettivamente dello 0,06% e dello 0,37%.

Ftse Mib: la svolta arriverà con il risultato delle elezioni francesi?

Le vendite hanno avuto la meglio anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib si è fermato a 19.741 punti, con un calo dello 0,54%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 19.931 e un minimo a 19.676 punti.
Anche il bilancio settimanale è preceduto dal segno meno, visto che l'indice delle blue chips nelle ultime quattro sedute (lunedì scorso il mercato era chiuso per festività), ha ceduto lo 0,16% rispetto all'ottava precedente.

Il Ftse Mib in avvio di settimana è stato colpito dalle vendite, scendendo al di sotto dei 19.500 punti, salvo poi riprendersi nelle sessioni successive. In chiusura di ottava le quotazioni hanno tentato un recupero in direzione di area 20.000, salvo poi indietreggiare e riportarsi a ridosso dei 19.750 punti.

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Nelle ultime giornate il mercato è stato dominato da un clima di attesa in vista dell'appuntamento odierno rappresentato dalle elezioni presidenziali in Francia. Chi uscirà vincitore oggi dalle urne non sarà con buona probabilità il nuovo presidente e bisognerà attendere il ballottaggio tra due settimane.
Per gli analisti una vittoria di Macron favorirà un'ascesa dei mercati azionari che diversamente andranno incontro ad una fase negativa, con una probabile corsa ai beni rifugio.

C'è anche chi ritiene che il maggiore impatto dell'esito elettorale si avrà più sul mercato valutario, in particolare sull'euro, che sulle Borse, anche se difficilmente queste ultime rimarranno del tutto sorde al risultato che verrà fuori dalle urne.

Dal punto di vista tecnico per il Ftse Mib è ancora possibile un recupero almeno fino a quando i corsi si manterranno al di sopra di quota 19.500/19.400. Un primo obiettivo al rialzo è l'area dei 20.000 punti, già avvicinata venerdì scorso, oltre cui si sposterà lo sguardo sui 20.200/20.300 prima e in seguito sui massimi dell'anno in area 20.500.

Al ribasso una discesa al di sotto dei minimi delle ultime sedute in area 19.500/19.400 favorirà un'accelerazione ribassista in direzione dei 19.200/19.000 punti. Con il cedimento di quest'ultima soglia di prezzo la discesa proseguirà verso i minimi dell'anno in area 18.500/18.400, il raggiungimento della quale appare poco probabile almeno al momento, salvo eventi esogeni particolarmente negativi.

I market movers in America e in Europa

Per la prima seduta della prossima settimana non è previsto alcun dato macro di rilievo in America, fatta eccezione per l'indice CFNAI di marzo. In agenda un discorso di Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis.
Sul versante societario da seguire i risultati del primo trimestre di Halliburton (Swiss: HAL.SW - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 0,03 dollari. A mercati chiusi si guarderà invece ai conti trimestrali di Alcoa (TLO: AA.TI - notizie) .

In Europa si guarderà alla Germania dove sarà reso noto l'indice IFO di aprile che dovrebbe attestarsi a 112,3 punti, in linea con la lettura precedente.

I titoli che staccano il dividendo a Piazza Affari

A Piazza Affari si segnala lo stacco del dividendo di Banca Mediolanum (0,24 euro), CNH Industrial (0,11 euro), ENI (Euronext: ENI.NX - notizie) (0,4 euro), Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) (0,635 euro), FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) (0,28 euro), Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) (0,43 euro) e Recordati (0,35 euro).
A staccare il dividendo anche alcuni titoli a minore capitalizzazione e si tratta di: Autostrade Meridionali (0,6 euro), De Longhi (0,8 euro), Piaggio (0,055 euro) e Servizi Italia (0,15 euro).

I titoli e i temi da seguire

In agenda un'assemblea degli azionisti di Cattolica Assicurazioni per l'approvazione dei dati di bilancio dell'ultimo esercizio e il via libera al piano di buy-back.

Da segnalare che lunedì prenderà il via l'aumento di capitale di D'Amico International Shipping che sarà realizzato mediante l'offerta di 140.250.109 azioni ordinarie nel rapporto di una nuova azione ogni 3 titoli posseduti al prezzo unitario di 0,249 euro. L'operazione si concluderà il 18 maggio, mentre i diritti relativi all'aumento di capitale saranno quotati fino al 12 maggio.

Da seguire l'asta dei titoli di Stato visto che saranno offerti i CTZ con scadenza nel 2018 per un importo tra 1,5 e 2 miliardi di euro. In collocamento anche i BTP indicizzati all'inflazione con scadenza nel 2022 e nel 2032 per un importo compreso tra 750 milioni e 1,25 miliardi di euro.

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