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Piazza Affari ha ancora benzina: focus sui rischi politici ora

Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cirillo, analista tecnico di Alfa Scf, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib ha recuperato terreno nelle ultime due sedute, allontanandosi dagli ultimi minimi in area 16.200. Come valuta questo recupero e quali sono le sue attese nel breve?

L'ennesimo nulla di fatto della federal Reserve sui tassi di interesse sembra aver ridato un po' di tranquillità ai mercati. Già nella sessione di mercoledì era evidente che le Borse stessero imboccando la strada del rialzo nel breve termine, anche perchè le probabilità di una stretta monetaria da parte della Fed si erano abbastanza ridotte nelle ultime settimane.

Le parole della Yellen hanno fatto trasparire quella che potrebbe essere una tendenza ad intervenire al rialzo sul costo del denaro entro la fine del 2016.
A prescindere dalle decisioni della Fed e della Bank of Japan, permangono dei rischi soprattutto sotto il profilo politico. Fonte di incertezza nei prossimi mesi sarà sicuramente il referendum costituzionale in Italia, ma soprattutto l'esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

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Al momento la mia view sul mercato italiano è neutro-positiva e dico questo con riferimento all'accantonamento di alcune fonti di incertezza nel brevissimo termine. Restano tuttavia quei rischi politici di cui parlavo prima che impongono sicuramente cautela nella valutazione degli investimenti e in particolare di quello azionario.

Dal punto di vista tecnico ad inizio settembre sul Ftse Mib c'è stato quello che può definirsi un falso breakout dei 17.000 punti. L'indice è subito rientrato al di sotto di questa soglia statica e psicologica, peraltro in gap-down, ma ha trovato sostegno al di sopra dei 16.000 punti e nelle ultime due sedute ha provato ad avvicinare quella che è la prima resistenza in area 17.000. Sopra questo livello si assisterà ad un test del massimo registrato a settembre in corrispondenza dei 17.400 punti.

Per quanto riguarda i supporti, in caso di ripiegamento dell'indice sarà fondamentale la tenuta dei 16.000 punti e a tendere dei 15.300 punti.
A mio parere il Ftse Mib potrebbe provare quantomeno a riattaccare i 17.000 punti, fermo restando che i 17.400 rappresentano un'importante area resistenziale. Ci potrebbe essere spazio per nuovi spunti rialzisti verso la fascia di prezzo compresa tra i 17.000 e i 17.400 punti, non assegnando nell'immediato una elevata probabilità a degli storni consistenti.
Se i rimbalzi delle ultime due sedute dovessero proseguire ci potrebbero essere delle prese di beneficio, ma non mi aspetto correzioni significative.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase?

Tra le blue chips sto guardando a Banca Popolare dell'Emilia Romagna che a partire da luglio è costretto all'interno di un rettangolo che è delimitato inferiormente dai 3 euro e superiormente dai 3,7 euro.

Questi sono i due livelli in corrispondenza dei quali si potrebbe operare, aprendo posizioni long a ridosso dei 3 euro e posizionandosi al ribasso in area 3,7 euro.
Sempre in tema di livelli statici andremo a guardare i 3,9 euro come resistenza, mentre come supporto intermedio prima dei 3 euro segnalo la soglia dei 3,16 euro.

Nel settore bancario segnalo anche Credito Valtellinese, per il quale è degli ultimi giorni la notizia da cui si è appreso che a fine ottobre si terrà l'assemblea per la trasformazione in società per azioni.
A livello grafico sembra abbastanza evidente la formazione negli ultimi tre mesi di un triangolo discendente che di solito è una figura di continuazione ribassista.
Credito Valtellinese sembra aver costruito una discreta base in corrispondenza del supporto a 0,31 euro e questo è un livello molto importante perchè potrebbe suggerire un'operatività in entrambe le direzioni, ossia sia long che short.

L'eventuale rottura del minimo assoluto a 0,31 euro potrebbe consentire l'apertura di posizioni short con un target che andrebbe fissato in termini percentuali, visto che non ci sono livelli statici significativi da poter utilizzare.
In alternativa un nuovo test di 0,31 euro con tenuta dello stesso, potrà essere sfruttato per aprire posizioni speculative al rialzo da andare a liquidare a poca distanza da quota 0,36 euro, oltre cui si guarderà alla barriera statica posta a 0,42 euro.

Tra le utilities qual è il suo giudizio su A2A (Other OTC: AEMMF - notizie) e Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) ? Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

L'andamento di A2A a partire dall'immediato post Brexit è ben descritto da una linea di tendenza ascendente che si può disegnare dal minimo del 24 giugno a circa 1,03 euro. Il titolo presenta un'impostazione di medio termine positiva e i livelli più significativi su cui poter andare ad operare sono 1,18 e 1,1 euro per quanto riguarda i supporto. Si potrebbe intervenire sulla debolezza acquistando in caso di ritracciamenti del titolo, mentre per quanto riguarda le aree resistenziali statiche più importanti guarderemo a quota 1,3 euro e successivamente ci concentreremo su 1,37 euro.

Terna al momento vede le proprie quotazioni collocate in un'area molto interessante da poter utilizzare per acquisti sulla debolezza. Mi riferisco alla fascia di prezzo compresa tra i 4,4 e i 4,5 euro, prima area supportiva statica da tenere in considerazione, mentre la successiva è collocata intorno ai 4,1 euro.
Rimbalzi dai 4,4/4,5 euro potrebbero condurre il titolo verso i 4,6 euro prima e in seguito in direzione dei 4,8 euro, dove poter andare a liquidare le posizioni al rialzo eventualmente aperte.

Ci sono altri titoli di cui vuole parlarci prima di salutarci?

Nel settore del lusso sto seguendo una mid cap e si tratta di Brunello Cucinelli che presenta sicuramente un'impostazione molto positiva e ciò lo si evince dal grafico.
L'andamento del titolo è ben descritto da una linea di tendenza ascendente tracciabile a partire dal minimo fatto registrare a metà febbraio.

Da allora Brunello Cucinelli ha imbastito un bel rialzo che più volte però si arrestato in corrispondenza della resistenza statica a circa 18,2 euro.
Ripiegamenti del titolo in area 17 euro prima e in seguito verso i 16 euro potranno essere sfruttati per prendere in considerazione l'apertura di posizioni long da andare a liquidare appena al di sotto dei 18,2 euro.
In caso di break-out di quest'ultimo livello resistenziale si sposterà l'attenzione sui 19,5 euro.

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