Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 2 hours 14 minutes
  • FTSE MIB

    33.882,93
    +1,43 (+0,00%)
     
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    82,18
    -0,55 (-0,66%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.750,08
    +2.348,28 (+4,02%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.337,55
    +24,93 (+1,94%)
     
  • Oro

    2.394,20
    -3,80 (-0,16%)
     
  • EUR/USD

    1,0662
    +0,0016 (+0,15%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.927,05
    -9,52 (-0,19%)
     
  • EUR/GBP

    0,8566
    +0,0010 (+0,12%)
     
  • EUR/CHF

    0,9685
    -0,0026 (-0,27%)
     
  • EUR/CAD

    1,4674
    +0,0024 (+0,16%)
     

Piazza Affari: i venditori possono ancora giocare brutti scherzi

Piazza Affari: i venditori possono ancora giocare brutti scherzi

Al pari di quanto accaduto ieri, anche oggi le Borse europee si sono presentate al close precedute da segni diversi. L'unico listino capace di strappare il segno più è stato quello francese, con il Cac40 in rialzo dello 0,13%, diversamente dal Ftse100 e dal Dax30 che sono scesi rispettivamente dello 0,4% e dello 0,07%.

A rimanere più indietro degli altri oggi è stata Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib fermarsi a 22.463 punti, in calo dello 0,84%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 22.601 e un minimo a 22.269 punti. L'indice ha avviato gli scambi già in calo e dopo aver violato nuovamente al ribasso l'area dei 22.500, è sceso fino ad un passo dai 22.250 prima di avviare un recupero che ha permesso di ripianare almeno in parte le perdite nel finale.

Ftse Mib ancora esposto a dei rischi

Il Ftse Mib conferma la sua incapacità di avviare un recupero degno di nota che permetta di riportare le quotazioni al di sopra dei massimi delle ultime sedute. Un primo segnale di ripresa si avrà con un ritorno oltre i 22.500 punti, preludio ad un allungo verso i 22.650/22.700 prima e in seguito in direzione dei 22.850 punti.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Sarà questo l'ultimo baluardo da abbattere per poter assistere ad un nuovo test della soglia psicologica dei 23.000 punti, oltrepassata la quale il Ftse Mib si aprirà spazi di crescita verso i 23.500 prima e in direzione del muro dei 24.000 punti in un momento successivo.

La mancata riconquista dei 22.500 punti potrebbe mantenere una certa pressione ribassista sul mercato, con il rischio di discese verso i 22.000 punti in primis. Negativo sarà l'abbandono di quest'ultimo sostegno, evento che aprirà le porte ad una prosecuzione delle vendite verso area 21.500 prima e in seguito in direzione della soglia psicologica dei 21.000 punti.

Inutile dire che bisogna mantenere un atteggiamento improntato ad una forte cautela, in attesa di capire se il Ftse Mib sarà in grado di riprendere la via dei guadagni in direzione degli ostacoli citati prima, o se piuttosto sarà costretto a capitolare sotto il peso delle vendite, avvicinando pericolosamente importanti supporti.

I market movers in America

Per l'ultima seduta della settimana in America non è previsto alcun aggiornamento macro di rilievo e in agenda troviamo la pubblicazione del Monetary Policy Report della Fed per il 2018. Da segnalare un discorso di William Dudley, presidente della Fed di New York, oltre al quale prenderanno la parola anche John Williams, a capo della Fed di San Francisco e Loretta Mester, numero uno della Fed di Cleveland.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si conoscerà il dato finale dell'inflazione di gennaio che dovrebbe mostrare una variazione negativa dello 0,9%, in linea con la lettura preliminare e in frenata rispetto al rialzo dello 0,4% di dicembre. La versione "core" dovrebbe aumentare dall'1% dell'indicazione preliminare all'1,1%, contro lo 0,5% del mese precedente.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che presenterà i risultati definitivi dell'esercizio 2017 e alla prova dei conti saranno chiamati anche AlerionCleanpower e Geox (Londra: 0KHH.L - notizie) .

Da seguire l'asta dei titoli di Stato visto che saranno offerti i CTZ con scadenza nel 2019 per un ammontare tra 1,5 e 2 miliardi di euro, ma saranno collocati anche i BTP indicizzati all'inflazione con scadenza nel 2022 e nel 2038 per un importo complessivo tra 1,5 e 2 miliardi di euro.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online