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Piazza Affari: in arrivo una breve correzione. I titoli buy

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cirillo, analista tecnico di Alfa Scf, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib sta risalendo la china dopo le incertezze delle ultime sedute. Cosa si aspetta nel breve a Piazza Affari?

Il ritorno dei volumi a Piazza Affari e sulla maggior parte dei mercati azionari, non ha sicuramente giovato al Ftse Mib. Stiamo vivendo una fase che può essere definita di consolidamento, di parziale distribuzione e prese di beneficio dopo il rally che si è avuto in seguito all'esito del referendum costituzionale del 4 dicembre.
In questo, come in altri casi, a mio parere è bene utilizzare una visione di analisi grafica il più ampia possibile che possa riflettere una valutazione non solo dei prezzi e dei volumi, ma anche degli indicatori e degli oscillatori.

Se osserviamo i principali oscillatori notiamo non solo sul Ftse Mib ma anche sui principali indici americani e sull'Eurostoxx, una perdita di momentum nelle ultime sedute, quindi un decremento della forza relativa.
Questo potrebbe segnalare almeno nel brevissimo periodo l'arrivo di una temporanea fase di ritracciamento degli indici e quindi un parziale esaurimento del trend principale che è chiaramente rialzista.

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L'insediamento di Donal Trump domani potrebbe segnare a mio giudizio il possibile inizio di una fase correttiva anche se di breve termine che ritengo assolutamente salutare.
Andrà monitorato molto attentamente l'andamento dei mercati azionari a partire dalla giornata di domani, quando si potrebbe assistere alla chiusura delle posizioni long aperte poco più di un mese fa e che hanno scandito l'andamento dei mercati in relazione a quello che molti analisti hanno definito "Trump trade".
C'è stato un rafforzamento del dollaro, un rialzo consistente dei titoli ciclici e un innalzamento dei rendimenti sui titoli di Stato sia europei che americani.

Andando a guardare i livelli da monitorare per il Ftse Mib, segnalo in primis la resistenza statica che transita a 18.800 punti. Il superamento di questo ostacolo potrebbe spingere le quotazioni a ridosso dei 20.400 punti.
La probabile fase correttiva di cui ho parlato prima potrebbe essere sancita dalla violazione del supporto statico e psicologico a 19.000 punti, sotto cui il Ftse Mib andrebbe ad effettuare il test dei 18.500. Quest'ultimo è un livello statico e dinamico essenziale in quanto al momento rappresenta zona di transito della media mobile semplice a tre mesi.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase di mercato?

Sto monitorando Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che presentano strutture grafiche piuttosto similari, con una buona tendenza rialzista di medio periodo, piuttosto definita dalla scorsa estate.
Intesa Sanpaolo si trova in una fase di trading range che si sta dispiegando intorno ai 2,4 euro circa. Le resistenze statiche da monitorare sono poste a 2,6 e a 2,8 euro, tenendo presente che il contesto generale, che sembra essere favorevole ad un aumento dei tassi di interesse e quindi ad un incremento della marginalità delle banche, potrebbe sicuramente attrarre degli acquisti sui titoli del comparto di cui Intesa Sanpaolo è un eccellente rappresentante.
Per intervenire attenderei dei momenti di debolezza e due livelli interessanti da monitorare per valutare l'apertura di posizioni lunghe li troviamo a 2,3 euro prima e a 2 euro in seguito.

Come accennavo prima è simile l'impostazione grafica di Mediobanca che sta vivendo una fase di consolidamento intorno agli 8 euro. La resistenza più prossima è a 8,35 euro, oltre cui il titolo potrebbe salire fino ai 9 euro.
Sottolineiamo la bontà del trend rialzista di medio termine che al momento non sembra essere messo in alcun modo in discussione dalla fase di congestione che il titolo sta vivendo.

E' possibile suggerire dei livelli supportivi in corrispondenza dei quali va ritenuto più conveniente sfruttare la tendenza primaria rialzista per aprire posizioni long. Mi riferisco in particolare alle soglie dei 7,5 e dei 7 euro.

Tra i titoli del lusso ce ne sono alcuni che più di altri hanno un'impostazione interessante in questa fase di mercato?

Partiamo da Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che sta mostrando una buona forza relativa rispetto al Ftse Mib. La tendenza positiva del titolo negli ultimi due mesi è rappresentata dal fatto che attualmente si trova in una fase di ipercomprato, per cui le quotazioni sono molto tirate.

L'area dei 25 euro permette di vedere la resistenza statica che transita in area 27 euro e la successiva barriera che è posta in prossimità dei 30,7 euro. La condizione di ipercomprato potrebbe generare delle fisiologiche prese di beneficio che potranno essere sfruttate per nuovi ingressi long.
La fascia di prezzo più importante da monitorare è delimitata superiormente dai 23 euro e inferiormente dai 22 euro.

Tra i titoli a minore capitalizzazione segnalo Tod's che lo scorso 10 gennaio ha vissuto una seduta molto positiva con l'ingresso nel capitale del gruppo Investindustrial guidato da Bonomi.
Il mercato ha letto molto positivamente queste news e ha premiato il titolo, spingendolo fino al test della resistenza statica a 70 euro.

L'impostazione di medio periodo resta positiva ed è confermata dal superamento, avvenuto a inizio dicembre, dei 55 euro. Si nota una condizione di ipercomprato che potrebbe condurre a delle prese di profitto, ma allo stesso tempo è possibile suggerire degli acquisti in caso di ripiegamento verso i 60 euro prima e in seguito in direzione dei 55 euro. Discese verso queste soglie di prezzo non andranno ad intaccare il trend rialzista di Tod's.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Mi sembra giusto dedicare quest'ultimo spazio ad Fca che nella seduta del 12 gennaio ha vissuto un pomeriggio molto tribolato, in relazione al newsflow relativo a possibili problemi legati al rispetto delle normative sulle emissioni negli Stati Uniti.

Il titolo ha chiuso una seduta molto negativa lontano dai 9 euro e ora le due resistente statiche da tenere sotto osservazione sono a 9,5 euro e a 10,7 euro. Malgrado la seduta particolarmente negativa del 12 gennaio che condiziona ancora l'andamento del titolo, non ritengo che il trend principale possa essere stato scalfito in modo significativo, per cui i livelli supportivi a 8,5 e a 7,5 euro potranno essere sfruttati per acquisti speculativi.

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