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Piazza Affari in cerca di una correzione? Analisi di vari titoli

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L'indice Ftse Mib ha vissuto un'altra settimana tutta in salita, spingendosi ad un passo da quota 23.500. Si aspetta ulteriori evoluzioni positive nel breve?

Piazza Affari dopo aver corretto sfiorando l’importante supporto giornaliero della media a 200 periodi poco sopra i 20.600 punti, è stata protagonista di una salita quasi verticale ad inizio 2018.

Che sia eccessiva e perciò in cerca di correzioni? L’ultima candela daily del rally, dopo una serie di rialziste, si presenta come una cosiddetta doji, ossia con apertura e chiusura vicine e shadow superiore e inferiore quasi a formare una croce.
Nel breve, addirittura da oggi stesso, potremo quindi assistere ad una direzionalità decisa, in un senso o nell’altro.

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La mia prima visione parla di una discesa sotto 23.320 punti di Ftse Mib, con test del precedente massimo in zona 23.130 circa, spazio verso 22.838 e chiusura del gap up a 22.760, con supporti le medie giornaliere e settimanale in area 22.525-22.300 ed eventuale approfondimento con ritorno, per il momento improbabile a 21.700-21.630 circa.

Viceversa sopra i massimi dell’anno a 23.474 punti vedremo esplodere ulteriormente la forza del mercato, col prezzo spinto dai compratori sui massimi del 2015 tra 24mila e 24.157, sopra cui si avvicina il target di medio termine sulla media a 200 periodi mensile, attualmente a 24.935 circa.

Come giudica i recenti movimenti di Intesa Sanpaolo e Unicredit? Cosa si aspetta per questi due titoli nel breve?

Intesa Sanpaolo ha reagito all’ennesimo scrollone del settore bancario italico con una potente inversione al raddoppio ancora in corso, con presente rottura di una importante soglia psicologica.
Sulla tenuta di 1.50 euro nell’estate 2016, il titolo ha innestato il turbo per affrontare la recente salita, con attuale superamento dei 3 euro. Lo scenario rialzista verrà confermato sopra 3.02 euro, con supporti a 2.83-2.79 euro, negato sotto 2.70 e prossime resistenze a 3.30 e 3.45 euro.

Unicredit tra aumenti di capitale e andamenti da ottovolante, tipici del volatile settore bancario di cui è il capostipite, dopo l’ennesimo scivolone rialza la testa con una forte inversione positiva, seguita dalla recente ennesima correzione e l’attuale tentativo di ripresa verso i massimi relativi.

Sulla tenuta degli 8.50 euro nel luglio 2016, il titolo ha intrapreso un nuovo trend rialzista che l’ha elevato al massimo relativo di 18.38 durante l’agosto 2017 con discesa a 15.47 a inizio del presente anno e presente risalita verso 17.60-17.40 circa.
Sopra 17.65 euro si assisterà ad un nuovo impulso rialzista, con supporti a 16.80 e 16 euro, negatività sotto 15.90 e resistenze a 19.40 e 20.30 euro.

Venerdì scorso FinecoBank ha prestato il fianco ad alcune prese di profitto dopo i recenti record, mentre si è spinto in avanti Banca Generali. Qual è la sua view su questi due titoli?

FinecoBank aveva terminato nel 2015 una salita poderosa con una serie di massimi decrescenti che hanno indicato una possibile strada correttiva che si è approfondita a fine 2016, con un tentativo di costituire una base di supporto, per una risalita esplosiva che proprio in questi giorni ha raggiunto un nuovo massimo storico, non confermato in chiusura.

Dopo il triplo massimo tra 7.85 e 7.63-7.50 euro circa, il titolo ha effettuato una discesa verso i 5 euro, con tenuta di quota 4.60 euro, recente doppio massimo 8.755/8.765 euro, superato dall’attuale volata praticamente verticale a 9.74 euro e chiusura a 9.60 euro.

Anche se un tale trend chiamerebbe una correzione, sapendo che la Borsa è fatta per sorprendere, è gioco forza affermare che sopra 9.75 il trend positivo avrebbe nuova linfa, con supporti a 9.28 e 8.84-8.42 euro e nuove resistenze a 10.70 e 11.20 euro, in territorio inesplorato.

Banca Generali dopo la mancata conferma dei massimi di metà 2015 aveva incominciato una profonda correzione, col dimezzamento della quotazione e attuale inversione rialzista in corso, seppur in movimento laterale ribassista, dopo massimi relativi di periodo decrescenti.

Dopo la falsa rottura di 33 euro, il titolo aveva intrapreso un chiaro movimento ribassista sino al minimo di 15.75 nell’estate 2016, dal quale ha risalito la china, con la recente accelerazione e la presente fase di incertezza dopo la mancata conferma sopra i 30 euro tra 27 e 29.50 circa, in attesa di sviluppi. Sopra 29.20 ci sarà un nuovo impulso rialzista, con supporti a 27.80 e 26.70 e resistenze a 32 e 33.70 euro.

Prima del week-end sono scesi in controtendenza i titoli del settore assicurativo. Cosa può dirci in particolare di Generali e Unipol?

Generali ha partecipato al crollo delle quotazioni della maggior parte del listino nell’ultimo decennio abbondante, nonostante la sua nomea di titolo sicuro e appartenente ad un settore quasi difensivo e si sta leccando ancora le ferite con un lungo e ampio trend laterale di medio lungo periodo.

Dopo il crollo dai 40 ai 10 euro, il titolo sta effettuando un movimento orizzontale tra 10 e 19 circa e attualmente si trova nella parte quasi superiore, alle prese con la resistenza dei 16 euro.
Sopra 16.10 potremo assistere ad un nuovo impulso rialzista, con supporti a 15.35 e 14.60 euro e resistenze a 17.70 e 18.50 euro.

Unipol dopo una profonda discesa negli ultimi anni, replicata anche nel 2016, ha intrapreso una inversione rialzista, percentualmente di grande soddisfazione, con attuale doppio massimo relativo in formazione.
Dopo la tenuta nel 2016 di 1.90 euro, il titolo è risalito fortemente verso 4.38 euro, con recente fase discendente in zona 3.78-3.67 circa e presente risalita a 4.35-4.30 euro.
Nuovi scenari positivi si avranno sopra 4.38 euro, con supporti a 4.17 e 3.97 euro e resistenze a 4.80-5 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo con più interesse in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: ATLANTIA, ENEL, RECORDATI, TELECOM ITALIA.

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