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Piazza Affari in mezzo al guado: i titoli con buoni spunti

Di seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

L'indice Ftse Mib sta cercando di mantenersi al di sopra dei 16.500 punti, fallendo per il momento attacchi a livelli superiori. Cosa è cambiato a Piazza Affari rispetto alla scorsa settimana? Cosa si aspetta nel breve?

A Piazza Affari non è cambiato nulla nel senso che dal punto di vista squisitamente grafico siamo in presenza di un grande working in progress. Rimane sempre valida l'idea che il mercato possa andare a chiudere questa fase rialzista intorno ai 16.900 punti, così come è altrettanto valido il concetto per cui adesso abbiamo due piccoli supporti a 16.100 e a 15.950 punti.

Per il momento il Ftse Mib è in trading range e mi rendo conto che non è molto profondo come piacerebbe a molti, ma la verità è che la motivazione per cui questo movimento laterale è così neutrale sta proprio nel posizionamento delle persone.

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La maggior parte di queste si è già posizionata sul mercato che soffre in questo momento di una carenza di liquidità. I volumi di nuovi acquirenti che dovrebbero intervenire sul mercato non ci sono, per cui gli spunti sono sempre abbastanza contenuti.
Anche oggi si sta verificando questa fase di prese di beneficio di breve cui abbiamo già assistito tre giorni fa.

Osservando bene il grafico del Ftse Mib si nota spesso una grande candela di accelerazione con un rialzo nell'ordine dell'1%/1,5%, cui seguono due giornate di assestamento in cui qualcuno che non si fida porta a casa e poi se il copione si ripete arriva la terza giornata di riaccelerazione.

Per quanto mi riguarda sono ancora convinto che il Ftse Mib abbia la forza e la possibilità di arrivare fino ai 16.900 punti e sto cercando di portare in questa direzione le mie posizioni long attualmente su tre titoli quali Banca Monte Paschi, Leonardo-Finmeccanica e Telecom Italia.

Non vedo al momento nè un eccessivo entusiasmo rialzista, nè pericoli al ribasso e mi sembra davvero che sia un mercato facile, tranquillo e sereno. Problematiche particolari non ne vedo e credo che il mercato attualmente sia in una zona neutrale perchè non c'è nessuno che voglia entrare long nè qualcuno che voglia posizionarsi al ribasso.
Il mercato è in mezzo al guado in questo momento, perchè anche in termini percentuali il Ftse Mib è alla stessa distanza dalla resistenza rialzista e dal supporto ribassista.

Nel settore bancario quali strategie operative ci può suggerire per Unicredit e Intesa Sanpaolo che oggi sono tra i più penalizzati nel settore bancario?

Mi sembra che nel settore bancario ci sia un po' di rotazione. Qualche giorno fa ho segnalato un acquisto su Banco Popolare e abbiamo chiuso oggi la posizione con un guadagno di oltre il 7%. Non posso dire che il settore bancario stia soffrendo e proprio oggi vediamo che Banca Monte Paschi ha rialzato un po' la testa.

Chi all'inizio di questa gamba rialzista ha sfruttato la prima parte della stessa puntando su titoli un po' più capitalizzati, ora sta facendo rotazione. Se è vero che il mercato non appare particolarmente vulnerabile, forse nell'ipotesi di una prosecuzione della gamba rialzista si può guadagnare più facilmente con un pericolo tutto sommato basso con titoli più sottili.

Osservare oggi e nei giorni passati il grande allungo di Banco Popolare e Banca Monte Paschi, ma anche di altri, e vedere Unicredit e Intesa Sanpaolo al palo, mi sembra possa avere solo spiegazione in una rotazione settoriale all'interno del comparto. Ci si sposta da titoli più solidi e potenzialmente meno dinamici, verso titoli più rischiosi, ma anche più dinamici in termini di evoluzione percentuale.

Unicredit sembra davvero la fotocopia del Ftse Mib visto che si è fermato in mezzo al guado, ma ha un potenziale target rialzista a 2,47 euro e un obiettivo ribassista in zona 1,856 euro.

Differente il discorso per Intesa Sanpaolo che mi sembra stia soffrendo un po' troppo la debolezza del momento, e credo che voglia andare a ritestare area 1,9 euro, dove si potrebbe valutare un ingresso long. Non comprerei ora il titolo perchè mi sembra più debole del settore di riferimento, mentre una pizzicata rialzista si può provare a quota 1,9 euro.

Alla luce del rialzo del prezzo del petrolio, quali indicazioni ci può fornire per due titoli del settore oil quali ENI e Saipem?

Il petrolio è in una buona condizione, anche se oggi stavo valutando un potenziale arretramento di breve, semplicemente come rientro da ipercomprato. Sono convinto che il greggio ormai abbia preso una strada rialzista di medio-lungo termine e le recenti accelerazioni non sono casuali e non rientreranno facilmente.

Noto un po' di stanchezza nel breve che potrebbe riflettersi anche su ENI e Saipem, e se il greggio dovesse arretrare ciò comporterebbe una discesa di ENI verso area 13 euro che sarà da leggere come zona d'acquisto.
Chi si posiziona oggi su ENI e Saipem è in ritardo di azione, motivo per cui non comprerei ora questi due titoli, ma non nascondo di essere molto interessato a valutare un'eventuale discesa del petrolio per poi intervenire.

Al momento ENI e Saipem sono sopra la resistenza di breve per cui su ENI possiamo attenderci un movimento verso area 13 euro che potrebbe diventare una buy zone.
Su Saipem quest'ultima potrebbe essere individuata a 0,395 euro da cui non siamo molto lontani, fermo restando che sarà opportuno dare un'occhiata al petrolio prima di muoversi.

Nel settore del lusso oggi Salvatore Ferragamo e Luxottica salgono in controtendenza rispetto al mercato. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Ho tentato per un periodo molto prolungato di mantenere un posizionamento rialzista su Luxottica che però ha perso appeal con la violazione del supporto strategico a 41,5 euro.
Questa rottura ha aperto la strada ad ulteriori ribassi, per cui non mi fiderei più di tanto e personalmente non mi viene voglia di comprare il titolo ai prezzi attuali.

La nuova area interessante per Luxottica è a 34-35 euro dove probabilmente mi posizionerò al rialzo. Dopo la violazione di area 42,9/43 euro non capisco perchè si debba comprare il titolo, sul quale si dovrà intervenire o a 34-35 euro o acquistando sulla forza in caso di ritorno sopra i 45 euro.
Muoversi in anticipo su questo titolo sarebbe un grade errore tattico a mio avviso e sconsiglio pertanto di farlo.

Salvatore Ferragamo è in una evidente fase di accumulazione perchè si sta muovendo in un wedge rialzista ben definito che sembrerebbe presentare una nuova occasione di accumulazione in area 22 euro. Parliamo quindi di un titolo che sta accumulando ogni volta sulla debolezza e questo appare evidente sul grafico giornaliero.

Il consiglio è di comprare supporti ogni volta che è possibile anche perchè una tattica del genere garantisce un rapporto rischio-rendimento ottimale in quando si piazza lo stop loss sotto il supporto e si cerca di andare a beccare la resistenza successiva.

Quello che vedo sul grafico di Salvatore Ferragamo è un tentativo di accelerazione rialzista verso area 23,75 euro, per cui se dovessi ipotizzare una liquidazione di posizioni long lo farei in corrispondenza del livello appena citato.
Molto interessante il fatto che il titolo ha chiuso il gap-down creatosi a novembre 2015, per cui sta salendo in maniera abbastanza sana ed equilibrata.

Salvatore Ferragamo diventerà pericoloso in caso di chiusura sotto i 21,5 euro, diversamente la debolezza va comprata per poi liquidarla sugli eccessi di forza in modo da comprare meglio in seguito, visto che per ora il titolo sta facendo uno zig-zag abbastanza evidente.

Nel settore del lusso vorrei segnalare anche Tod's che ha disegnato un notevole doppio minimo a 45,6 euro, con un0'accelerazione pulita. Il titolo è già partito e quindi non posso più intervenire, ma a chi lo ha in portafoglio consiglio di mantenerlo perchè il doppio minimo è molto ben costruito.
Tod's ha ora una resistenza a 51,5 euro ma si tratta di un livello facilmente superabile.

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