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Piazza Affari in pericolo: atteso un aumento della volatilità

La scorsa settimana si è conclusa con una seduta tutta in discesa per le Borse europee che hanno perso nuovamente terreno dopo il timido rimbalzo del giorno precedente. Il Ftse100 si è difeso meglio con un calo dello 0,3%, mentre il Cac40 e il Dax30 hanno ceduto rispettivamente lo 0,93% e l'1,49%.

A rimanere più indietro degli altri è stata Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib terminare gli scambi a 16.192 punti, con una flessione del 2,43%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 16.547 e un minimo a 16.180 punti.

I livelli da monitorare per il Ftse Mib

Già in apertura di settimana l'indice delle blue chips ha abbandonato l'area dei 17.000 punti, mettendo sotto pressione la soglia dei 16.700. In seguito al cedimento di quest'ultima è stata raggiunta l'area dei 16.500, la rottura della quale ha portato a violare al ribasso anche il supporto successivo dei 16.250 punti.

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Il quadro tecnico del mercato ha subito un netto deterioramento e se da una parte non sono da escludere dei rimbalzi dopo le ultime vendite, dall'altra appare difficile pensa ad un'inversione di tendenza.
Le attese sono infatti per un test del prossimo supporto in area 16.000, la cui tenuta potrebbe favorire rimbalzi verso i 16.250 e i 16.500 punti. Oltre questa soglia ci sarà spazio per apprezzamenti in direzione dei 16.700/16.800 prima e in seguito verso la soglia psicologica dei 17.000 punti.

In caso di cedimento di area 16.000 bisognerà prepararsi ad ulteriori ripiegamenti che troveranno un primo sostegno in area 15.500, oltre cui si sposterà lo sguardo sui minimi dell'anno in area 15.000.
Il peggioramento dello scenario a Piazza Affari richiede ora la massima cautela, in vista anche di un possibile incremento della volatilità in attesa dei due appuntamenti chiave della prossima settimana con la Bank of Japan e con la Federal Reserve.

L'apertura di posizioni long andrà realizzata pertanto in ottica speculativa, con stop loss molto stretti, onde evitare di incappare in sorprese negative al ribasso, vista la fragilità della struttura tecnica del Ftse Mib.

I market movers in America e in Europa

Per la prima seduta della prossima settimana si segnala la chiusura del mercato azionario giapponese per festività.
Sul fronte macro Usa è in agenda un solo dato macro e si tratta dell'indice NAHB che a settembre dovrebbe attestarsi a 60 punti, in linea con la lettura precedente.

I titoli da seguire a Piazza Affari

In Europa non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo, mentre a Piazza Affari si segnala lo stacco del dividendo di ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e STM nella misura rispettivamente di 0,4 euro e di 0,06 dollari, ma a staccare la cedola sarà anche Bridge Management nella misura di 0,15 euro.

In agenda i risultati del primo semestre di La Doria (Londra: 0F2Q.L - notizie) e Pininfarina (Milano: PINF.MI - notizie) , ricordando che lunedì prossimo Aeroporto di Bologna e Technogym (Berlino: 32305642.BE - notizie) entreranno nel Ftse MIb Cap Index in sostituzione di Banca Carige (Dusseldorf: -BJ51.DU - notizie) e DeA Capital.

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